105549139 2730803047156716 9222117782348610173 nIllustrata stamani in Prima Commissione la proposta di legge a firma dei consiglieri Pd, Bori, Bettarelli, Meloni e Paparelli che andrebbe a modificare la legge regionale ‘2/2005’ che disciplina, tra l'altro, i criteri per la nomina del Direttore generale della Presidenza della Giunta e dei Direttori regionali della Giunta. La proposta prevede, tra l’altro, priorità di nomina tra i soggetti appartenenti all’Ente medesimo. Previsto un limite temporale di dieci anni per la durata dell’incarico di Direttore generale e di direttore regionale. Stesso spazio temporale di dieci anni verrebbe previsto anche per la durata degli incarichi dirigenziali. Prevista audizione con l’assessore Paola Agabiti.

 

(UNWEB) Perugia, – Illustrata stamani in Prima Commissione, presieduta da Daniele Nicchi, la proposta di legge a firma dei consiglieri PD, Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni e Fabio Paparelli che andrebbe a modificare la legge regionale ‘2/2005’ che disciplina, tra l'altro, i criteri per la nomina del Direttore generale della Presidenza della Giunta e dei Direttori regionali della Giunta.

Sull’atto è stata prevista, a breve, un’audizione con l’assessore regionale, Paola Agabiti per proseguire poi il suo iter in Commissione.

Le nomine di Direttore generale e Direttori regionali – come ha spiegato il primo firmatario Bori illustrando l’atto – dovrebbero avvenire “oltre che in applicazione dei principi stabiliti, alla luce della normativa in materia di trasparenza, buona fede, imparzialità e buon andamento della Pubblica amministrazione, anche in modo tale da assicurare competenza, professionalità, indipendenza rispetto agli organi di governo politico e per garantire, inoltre, una giusta e regolamentata turnazione degli apicali regionali. Per questo – ha spiegato – proponiamo di introdurre requisiti più chiari e disciplinati nello specifico e un limite temporale nella possibilità di attribuire l'incarico ad un medesimo soggetto”.

Bori ha rimarcato l’importanza del “principio di separazione tra politica e amministrazione” richiamando in tal senso il D.Lgs. ‘165/2001’ che detta ‘Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche’, specificando che “gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare, mentre ai dirigenti spetta il compito di adottare atti e provvedimenti amministrativi”.

Nel ricordare che “la Corte Costituzionale, nel 2008, ha ribadito l'esistenza e l'importanza del principio di turnazione degli incarichi dirigenziali che costituisce il fondamento dell'assegnazione degli stessi”, Bori, rispetto alle nomine in questione, ha spiegato che con questa modifica legislativa si prevede che vengano effettuate, prioritariamente, tra i soggetti, dotati dei requisiti e delle competenze richieste dalla normativa nazionale, appartenenti all’Ente medesimo. Viene anche prevista – ha aggiunto - la possibilità di nominare soggetti appartenenti alle amministrazioni di altre Regioni, dello Stato o di altri Enti pubblici, o ad aziende private in possesso dei necessari requisiti richiesti dalla legge vigente. Viene previsto infine un limite temporale di dieci anni per la durata dell’incarico di Direttore generale e di direttore regionale. Stesso spazio temporale di dieci anni verrebbe previsto anche per la durata degli incarichi dirigenziali, di ruolo apicale presso la stessa struttura o posizione dirigenziale”.

L’atto legislativo è finalizzato dunque all’individuazione di criteri, requisiti e modalità nelle nomine in questione e non comporterebbe comunque maggiori spese né oneri sul bilancio regionale.