Carissimi Melasecche(UNWEB) Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa dedicata al “question time” i consiglieri regionali del gruppo della Lega (Carissimi, Pastorelli, Fioroni, Mancini, Melasecche, Nicchi, Peppucci, Rondini) hanno presentato un’interrogazione con cui chiedono alla Giunta regionale di conoscere la situazione attuale nella quale si trova il viadotto di Montoro, sul raccordo Terni-Orte della E45, i presumibili tempi per il ritorno alla normalità, se ci sono colpe imputabili a specifici soggetti e quali iniziative si stanno intraprendendo per garantire il ripristino della viabilità lungo il Raccordo Terni - Orte”.

Nella sua illustrazione il consigliere Daniele Carissimi ha detto che “quello che è successo a Genova non può e non deve accadere in Umbria. Bene essersi accorti del pericolo, ma attenzione anche alle conseguenze del fermo che deve durare il meno possibile”. Nell’esprimere “pieno sostegno all’assessore regionale ai Trasporti, che, con solerzia, ha già ampiamente sollecitato l’Anas per un intervento rapido, siamo pienamente consapevoli degli incredibili disagi che la chiusura del viadotto causa a pendolari, cittadini umbri e viaggiatori tutti. Quel tratto di strada è fondamentale e insostituibile. Il proficuo lavoro svolto finora, in merito all’emergenza sanitaria, ha permesso all’Umbria di avere una marcia in più anche sul piano del turismo. C’è il netto pericolo che salti definitivamente tutta la stagione estiva aggiungendo disagi a una situazione già drammatica. Problemi – ha aggiunto Carissimi - anche per le aziende che vedrebbero aggiungere, a bilanci in rosso, imprevisti costi di trasporto, lungaggini di consegna e aggravi in termini di sostenibilità su territori che subirebbero un aggravamento della vivibilità dei cittadini residenti con volumi di traffico non gestibili in arterie secondarie assolutamente impreparate a subire tali pesi”.

Nella sua risposta l’assessore Melasecche ha definito l’arteria stradale interessata “fondamentale poiché costituisce l’ingresso sud dell’Umbria. Il provvedimento dell’Anas è stato disposto per garantire la sicurezza della circolazione dopo aver appurato la necessità di intervenire urgentemente per il ripristino strutturale su uno degli elementi del viadotto. Per contenere al minimo i tempi di esecuzione l’Anas ha prontamente pianificato l’intervento che consentirà di riaprire il traffico, prima possibile, in entrambe le direzioni su una corsia per senso di marcia. L’intervento viene effettuato con tecniche altamente innovative che ridurranno fortemente la durata dei lavori la cui conclusione è stimata per la fine del mese di luglio. La riapertura potrà anche riguardare i mezzi pesanti ad esclusione dei trasporti eccezionali. Eventuali lavori di consolidamento dell’opera determinati dall’esito delle indagini saranno eseguiti successivamente alla riapertura. L’Anas sta contestualmente provvedendo al potenziamento della segnaletica lungo i nuovi percorsi alternativi, mentre le squadre del personale su strada sono impegnate nell’assistenza agli utenti in coordinamento con le Forze dell’ordine. l’Anas ha avviato una campagna informativa per informare l’utenza sui percorsi alternativi. L’Anas provvederà comunque, a favore dei Comuni interessati, a ripristinare i manti stradali che dovessero risultare danneggiati dopo questa fase. Tutto è avvenuto in perfetta collaborazione con le Forze dell’ordine e le Prefetture delle Province interessate”.

Nella replica, Carissimi si è compiaciuto per “la soluzione adottata, meno invasiva rispetto a quella prevista inizialmente. Importante è anche l’impegno di Anas per la sistemazione delle strade interne ai comuni interessati, utilizzate in questo periodo”.


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