107088285 2743057402597947 1029564353082321683 oIn Prima Commissione consiliare, presieduta da Daniele Nicchi, è stato illustrato dall’assessore Enrico Melasecche l’atto di programmazione in materia di sicurezza urbana per l’anno 2020. Inoltre la Commissione è tornata ad esaminare il regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali. 

 

(UNWEB) Perugia,  La Prima Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita in videoconferenza per l’illustrazione, da parte dell’assessore Enrico Melasecche, dell’atto di programmazione in materia di sicurezza urbana per l’anno 2020. Inoltre la Commissione è tornata ad esaminare il regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali. Ha partecipato ai lavori il presidente del Cal e sindaco di Marsciano Francesca Mele.

Illustrando ai commissari la programmazione della SICUREZZA URBANA per il 2020, l’assessore MELASECCHE ha ricordato che la Regione ha come scopo quello di sollecitare il coordinamento sulla sicurezza tra gli organi dello Stato, dalle prefetture e questure ai Comuni. Quindi sarebbe opportuno uno spazio in cui svolgere momenti di confronto a tutto campo a livello regionale, cosa che ad oggi manca. La proposta della Giunta per il 2020 sulla sicurezza urbana è incentrata su alcuni punti fondamentali. A partire dal rinnovo del patto Perugia sicura (35mila euro) e Terni sicura (25mila). Su Perugia le questioni prioritarie saranno il centro storico e Fontivegge. Qui la soluzione adottata, il posto di polizia ferroviaria, non sembra sufficiente perché non aperta al quartiere. Su Terni è necessario implementare telecamere e tecnologie perché molti strumenti sono obsoleti. Previsto un bando da 120mila euro sulla sicurezza dei cittadini da aprire anche a progetti degli altri comuni in modo che abbiano un contributo in base alla popolazione (sopra a 30mila abitanti 20 mila euro, sotto 15mila). Lo stanziamento in bilancio non è molto elevato, ma la situazione non consente somme maggiori. Inoltre si punta alla definizione di un accordo per la promozione della sicurezza integrata con il Ministero dell’Interno per l’interconnessione delle sale operative della polizia locale e le forze dell’ordine, l’uso in comune dei sistemi di controllo tecnologico del territorio, lo scambio dei dati sulla criminalità, lo sviluppo di progetti per la prevenzione ambientale e rigenerazione urbana per favorire maggiore sicurezza degli spazi urbani, come sta avvenendo a Fontivegge. Inoltre la programmazione 2020 prevede di destinare 25mila euro a interventi per l’assistenza e l’aiuto alle vittime dei fatti criminosi. Infine Melasecche ha detto che la Giunta è aperta a proposte e idee, compatibilmente con le risorse disponibili. 

Il presidente MELE ha poi illustrato le osservazione del Cal sulla programmazione 2020 della sicurezza urbana: sarebbe opportuno promuovere un monitoraggio sul territorio per avere una visione di insieme che possa coinvolgere tutti i Comuni, valutando i fabbisogni di personale e mezzi della polizia locale; prevedere protocolli certi con le Asl nei casi di trattamento sanitario obbligatorio (Tso) per il supporto preventivo di personale sanitario; garantire una maggiore vicinanza delle forze dell’ordine ai cittadini per un più capillare governo del territorio, in particolare presso le scuole; maggiore coordinamento tra Giunta regionale e amministratori locali nella programmazione per condividere preventivamente le scelte; prevedere misure specifiche su alcune criticità come le truffe informatiche agli anziani, il rischio di violenza su donne e minori, il sostegno al credito e microcredito per contrastare estorsioni, usura e infiltrazioni criminalità organizzata. 

L’assessore Melasecche ha detto che “alcune azioni richieste dal Cal sono accoglibili e realizzabili, altre comportano il coinvolgimento di altri assessorati, come la sanità per il Tso. Raccolgo l’impegno e la sollecitazione del Cal che coinvolgeremo, insieme alla Commissione, negli incontri che faremo con gli altri assessorati e con le prefetture per interessare tutti in azioni che portino a risultati concreti”.

Negli interventi Paola FIORONI (Lega) ha espresso apprezzamento per l’impegno previsto su Fontivegge, per il ruolo di regia della Regione per raggiungere l'obbiettivo della prevenzione e per l’attenzione verso le vittime, che spesso sono le persone più fragili.  Eugenio RONDINI (Lega) ha ricordato che la Commissione antimafia da lui presieduta è disponibile a partecipare al tavolo di lavoro, dando il proprio contributo contro il pericolo delle infiltrazioni della criminalità organizzata in questo periodo di crisi e ricostruzione. Simona MELONI (Pd) ha sottolineato che l’opposizione è d’accordo sulle proposte fatte ma vorrebbe approfondire alcune cose per poter portare un contributo fattivo, basta però accusare la Giunta precedente su Fontivegge. Per Dontella PORZI (Pd) è necessario uscire dalla logica delle rivendicazioni, capendo cosa non ha funzionato nelle ingenti azioni messe in campo in passato su Fontivegge per riportare il progetto sul binario giusto.

Al termine degli interventi il presidente NICCHI ha proposto di rimandare l’ulteriore discussione e l’approvazione dell’atto, riportandolo entro luglio in Commissione dopo che l’assessore Melasecche avrà fatto gli approfondimenti con gli altri assessori, così da arrivare ad un documento più esaustivo e con maggiori dettagli. 

Per quanto riguarda la delibera del CAL sulla preadozione del REGOLAMENTO INTERNO del Consiglio delle Autonomie locali, che era stato illustrato nella precedente seduta (https://tinyurl.com/ya8jdlcd (link is external)), la Commissione ha votato all’unanimità di fare proprio l’approfondimento dell’Ufficio legislativo di Palazzo Cesaroni e di trasmetterlo al Cal che  poi farà le dovute considerazioni nel suo atto definitivo sul regolamento interno. In particolare il documento si sofferma sul modo in cui viene modificato il regolamento per quanto riguarda le delibere di presa d’atto da parte del Cal. Le altre modifiche, come le deleghe per i presidenti di Provincia, sono più opportune all’interno di una modifica della legge istitutiva del Cal piuttosto che in un regolamento interno.