107509604 2744057749164579 1579127750409749995 oL’Assemblea legislativa dell’Umbria ha preso atto del programma di attività per il 2020 dell’Agenzia forestale regionale (Afor), illustrato in Aula dal presidente della Seconda commissione, Valerio Mancini. Respinto con 12 no e 6 sì l’ordine del giorno delle minoranza che conteneva degli impegni per la Giunta sul futuro dell’Agenzia forestale.

 

(UNWEB) Perugia, - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha preso atto del programma di attività per il 2020 dell’Agenzia forestale regionale (Afor), illustrato in Aula dal presidente della Seconda commissione, Valerio Mancini. Respinto con 12 no e 6 sì l’ordine del giorno delle minoranza che conteneva degli impegni per la Giunta sul futuro dell’Agenzia forestale.

Mancini ha presentato il report evidenziando che “ad oggi l’Afor conta su 620 dipendenti complessivi. La legge prevede che l’Agenzia possa assumere operai forestali a tempo determinato per specifiche esigenze lavorative. La Regione garantisce un trasferimento annuale per il personale del comparto pubblico e per le sedi. Il personale con contratto privatistico e le spese per i materiali vengono coperte con i lavori effettuati. La spesa prevista per il 2020 è di 23milioni circa. Il 2020 sarà per l’Afor un anno importante per mettere a regime la macchina organizzativa e per rendere più omogenea l'organizzazione del personale. L’attuale organico è caratterizzato da un forte invecchiamento. Le competenze dell’Agenzia sono variegate e spaziano dalla gestione dei beni forestali e dei terreni sottoposti a vincolo alla produzione di tartufi, dall’irrigazione alla bonifica un settore in cui però l’Afor avrebbe dei limiti legati alla legge istitutiva, che gli impedirebbero di agire con tempestività a tutela dell’assetto idrogeologico. Quest’anno Afor gestirà per la prima volta  la conduttura che porta acqua dalla diga di Montedoglio all’Alto Tevere e al Trasimeno: 2milioni di euro di introiti per 7milioni di metri cubi di acqua. È stato avviato il banco della terra e il relativo regolamento. Sempre in materia di idrico, l’Afor partecipa alle misure del Programma di sviluppo rurale sugli approvvigionamenti idrici per uso zootecnico: 1,8 milioni sarebbero però bloccati in Regione con una prospettiva di due anni di procedura. Si tratterebbe di attingimenti per gli abbeveratoi nei pascoli di montagna che verrebbero però valutati allo stesso modo di quelli per l’imbottigliamento. Sulla Piana di Castelluccio ci sarebbero progetti aperti, fermi per questioni aperte tra Vus, Regione e Afor. Questioni da chiarire per completare opere già finanziate. Ci saranno interventi anche per i fontanili di montagna.

Durante l'audizione con l'amministratore unico è emerso che una parte rilevante del personale non è pienamente abile al lavoro e che l’età media risulta piuttosto elevata, facendo auspicare uno scivolo per agevolare i prepensionamenti”. 
ORDINE DEL GIORNO

Thomas De Luca (M5S) ha illustrato l’atto di indirizzo firmato dei gruppi di minoranza   che impegna la Giunta ad affrontare le criticità esistenti nella gestione dell’Afor, come: il duplice inquadramento dei dipendenti, l'impossibilità di acquistare nuove attrezzature, le nuove funzioni in materia di bonifica, i lavori legati al Psr e il rispetto dei tempi previsti, l’eccessivo numero di personale impiegatizio, la carenza di figure tecniche specifiche, la ridotta competitività di Afor rispetto ai privati, la carenza di interventi nei territori montani e marginali, la revisione della struttura di governance con l’introduzione di rappresentanti dei territori, la razionalizzazione della spesa e del personale, la sovrapposizione di competenze in materia idrogeologica. 

L’assessore Roberto Morroni ha spiegato la posizione dell’Esecutivo di Palazzo Donini evidenziando che “la riforma dell’Afor è in fase di approfondimento. L’ordine del giorno non ci sembra ricevibile perché prefigura già delle soluzioni che al momento non siamo in grado di sottoscrivere”. 

Andrea Fora (Patto civico): “La riforma dell’Afor appare non compiuta. Le osservazioni del Cal sulla produttività e l'efficienza mi portano a dire che l’Agenzia soffre di una scissione di identità. Potrebbe comportarsi come una azienda privata, ma non può competere sul mercato, avendo tra l’altro un gravame di costi legati alla storia passata. All’Afor però vengono anche assegnate funzioni di agenzia di governo del territorio. Bisogna comprendere quale ruolo essa deve esercitare per poi passare ad una revisione della governance, in cui dare spazio anche a rappresentanze dei territori”. 

Fabio Paparelli (Pd): “Nel parere del Cal che ci è stato fornito non si ricorda quale percorso è stato seguito fino a qui. Non sono mai stato convinto di questa riforma delle Comunità montane, anche visti i risultati. Alcune problematiche derivano da lì. Mi sembrano ingenerose le critiche mosse dai sindaci, che di quella riforma hanno beneficiato. Non bisogna dimenticare che sono state le Comunità montane, associazioni dei Comuni, ad assumere quel personale inabile al lavoro che oggi grava sulla produttività dell’Afor”. 

Thomas De Luca (M5S): “Non si può sempre rinviare ad un tavolo di confronto prima di agire. L’ordine del giorno indica azioni politiche che possono essere accolte facendo una scelta netta. Nella scorsa Legislatura i miei predecessori hanno svolto una attività di analisi sull’Afor”. 

Valerio Mancini (Lega): “Questo ordine del giorno è propositivo ma impegnerebbe il nuovo amministratore, che ha iniziato da poco a svolgere questo lavoro. Anche io sono contrario a questo atto di indirizzo”.