107852860 2746273845609636 6598186727280250344 nIl consigliere Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) interviene in merito all’area Monteluce invitando la Regione a trovare il modo di rispondere all’appello che il ‘Consorzio Monteluce Scarl’ ha inviato alla Presidente Tesei, al Magnifico Rettore, al Sindaco di Perugia, al Presidente del Consiglio regionale e ai Capigruppo consiliari. Fora rimarca che “la situazione per le imprese è davvero insostenibile: oltre 3 milioni di euro di crediti vantati, maturati e fatturati. Oltre due anni di attesa per il ‘giusto pagamento’ di lavori già eseguiti. Le imprese sono ormai a rischio fallimento”.

 

(UNWEB) Perugia,  “La Regione Umbria trovi il modo di rispondere all’appello che il ‘Consorzio Monteluce Scarl’ ha inviato alla Presidente Tesei, al Magnifico Rettore, al Sindaco di Perugia, al Presidente del Consiglio regionale e ai Capigruppo consiliari della Regione”. Così il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che evidenzia come “nell’appello si ricostruisce davvero in estrema sintesi e con grande generosità per le istituzioni, tralasciando spunti e riflessioni polemiche, l’intera vicenda dall’inizio agli ultimi anni”.

“La situazione per le imprese – spiega Fora - è davvero insostenibile: oltre 3 milioni di euro di crediti vantati, maturati e fatturati. Oltre due anni di attesa per il ‘giusto pagamento’ di lavori già eseguiti. Le imprese sono ormai a rischio fallimento. In questi pochi mesi di legislatura l’Assemblea legislativa ha già più volte dibattuto sul tema con una mia interrogazione, con quella del capogruppo Pd, Tommaso Bori, e recentemente con l’iniziativa di una mozione da parte di colleghi di maggioranza. Ora è necessario che si passi dalle parole, dagli intendimenti ai fatti. È un dovere verso i lavoratori, gli imprenditori, i commercianti ed i cittadini”.

“Nel loro appello – continua Fora - le imprese avanzano proposte molto operative e concrete per dare ossigeno ad una situazione sempre più asfissiante. La vendita dei parcheggi sottostanti la cosiddetta ‘seconda piazza’, la questione della Casa della Salute, l’ipotesi della nuova sede dell’Istituto zooprofilattico e la volontà di ATER di acquistare alcuni immobili da cedere ad altri Enti regionali. Queste operazioni potrebbero, da sole, consentire di introitare la liquidità necessaria per salvare le imprese, i posti di lavoro e dare nuovo slancio al progetto. Non intendo comunque presentare, per ora, un nuovo, l’ennesimo, atto di sindacato ispettivo”.

“La Regione -prosegue Fora - di parole ne ha già dette molte. Dall’assessore Fioroni e da quanti hanno competenze per intervenire mi attendo impegni rapidi e concreti, ad iniziare da cose anche molto semplici che ho più volte sottolineato, che non risolvono il problema, ma danno la cifra della sensibilità che occorre in questa vicenda: serve un intervento immediato della Regione per i commercianti di quell’area calmierando i costi degli affitti o studiando forme di sostegno economico affinché non muoiano all’interno di Monteluce, sostenendo oneri di affitto sproporzionati e quantificati rispetto ad una situazione che doveva essere, ma che non è stata”.

“Non si disperda il tempo a ricercare responsabilità del passato recente – conclude Fora - e ci si adoperi ad attuare fin da subito tutte le operazioni possibili. Solo la moratoria finanziaria per il coronavirus ha evitato la procedura concorsuale, con il crollo totale dei crediti che i fornitori vantano nei confronti del fondo. Ma passata l’emergenza il problema si ripresenterà, rischiando di mettere in ginocchio le imprese e le famiglie di chi ha lavorato lì”.


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