Bianconi260220Il consigliere regionale Vincenzo Bianconi (misto) ribadisce che “serve un metodo per migliorare le cose e quando si parla di sanità non si fanno sconti. Bianconi dice di attendere “con speranza una stagione di umiltà, di condivisione e partecipazione vera alle scelte".

(UNWEB) Perugia,  Serve un metodo per migliorare le cose e quando si parla di sanità non si fanno sconti. Attendo con speranza una stagione di umiltà, di condivisione e partecipazione vera alle scelte". Così il consigliere regionale Vincenzo Bianconi (misto) ribadisce quanto sostenuto durante il suo intervento nella conferenza stampa dei gruppi di minoranza di questa mattina (https://tinyurl.com/y7tmqy3o (link is external)).

“L'atteggiamento di chiusura e arroccamento della maggioranza - spiega Bianconi - non è più accettabile in un momento in cui l’Umbria ha la più grande opportunità della sua storia: costruire un nuovo Piano sanitario straordinario grazie all’arrivo di ingenti risorse legate all’emergenza post-Covid. La nostra Regione può proiettarsi verso la sanità del futuro e migliorare quindi i servizi alla popolazione, ovunque essa si trovi”.

“Esiste un grave, inaccettabile, problema di disuguaglianza - prosegue Bianconi - che genera all’interno della stessa Regione territori di serie A e territori di serie Z. Le aree più amene, quelle più lontane dai principali presidi ospedalieri, quelle a più alta densità turistica, come ad esempio l’alta Valnerina, necessitano di attenzioni speciali e non di essere penalizzate. Occorre che ci siano ospedali di territorio in grado di offrire quei servizi essenziali e dignitosi alle comunità lontane dai poli più strutturati. Occorre che la Giunta si confronti con i sindaci, il personale sanitario, le comunità, la minoranza, per comprendere le reali esigenze e carenze, al fine di ridisegnare un nuovo piano sanitario funzionale, sostenibile ed accettabile per tutti gli umbri”.

Per Bianconi “non si può e non si deve buttare tutto ciò che di buono è stato costruito fino ad oggi, solo per ragioni partitiche. Ritengo doveroso valorizzare e sfruttare tutte le risorse umane che hanno contribuito a costruire il modello di sanità umbro che ha dimostrato di essere efficiente ed efficace, seppur sempre migliorabile. Da qui tentare di andare oltre, migliorare e crescere all’interno di un modello di sanità che deve essere prima di tutto pubblica, efficiente, efficace, capillare, territoriale e innovativa. Non ci si può dividere sulla salute degli umbri, serve confronto, partecipazione e grande chiarezza. Non operare così - conclude - sarebbe un grave errore che gli umbri non possono permettersi e che noi non accetteremo”.


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