FORAIl consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia la presentazione di una proposta di legge che mira a “valorizzazione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica”. Otto le azioni individuate, oltre alla creazione dell’Elenco regionale dei soggetti della cultura scientifica e tecnologica, per  “facilitare la conoscenza del mondo della scienza e della tecnologia da parte della società e l'instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente, anche a livello nazionale e internazionale, allo scopo di realizzare progetti comuni e favorire lo scambio di materiali, esperienze e competenze”.

 

(UNWEB) Perugia,  - “Favorire la comprensione della scienza da parte di un pubblico più vasto, sottolineandone la centralità per uno sviluppo sostenibile, sostenendo la crescita della ricerca scientifica e rivendicando alla scienza e alla tecnologia il carattere di attività culturali nelle quali, oltre alla ragione, recitano un ruolo importante creatività e immaginazione”. Questo uno degli obiettivi della proposta di legge “Norme per la valorizzazione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica”, presentata dal consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria).

Evidenziando che “l’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio e di diffusione della cultura scientifica non può essere conseguito solo con interventi e riforme a costo zero ma implica necessariamente una crescita significativa dell'investimento pubblico” Fora propone otto azioni per conseguire le finalità della norma: “Sostenere le istituzioni, le strutture permanenti e le organizzazioni presenti nel territorio regionale, dotate di specifiche e solide competenze professionali, impegnate nella diffusione, condivisione e comprensione pubblica della scienza e della tecnologia; sensibilizzare   tutti i soggetti impegnati   nella   ricerca   e   nella   diffusione della   scienza e della tecnologia, in modo da creare un collegamento diretto tra cultura scientifica, impresa e scuola, ed eliminare l'attuale frattura tra mondo della ricerca e delle applicazioni, da un lato, e società, dall'altro; garantire un'efficace e corretta diffusione capillare della cultura scientifica certificandone autorevolmente la qualità; incoraggiare la ricerca nel settore delle scienze, delle tecniche e dell'industria, facendo entrare i loro contenuti nella cultura di base dei cittadini; stimolare l'attivazione di centri di orientamento e di informazione capaci di favorire la più larga partecipazione dei cittadini alla discussione sul ruolo della ricerca scientifica e tecnica come elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile; favorire l'instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente anche con istituzioni di altri paesi, per mettere in comune risorse, realizzare progetti comuni, scambiare materiali, esperienze e competenze;  contribuire a tutelare e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico e industriale della nostra regione, sostenendo l'impegno delle istituzioni e di tutti i soggetti che allestiscono esposizioni didatticamente accurate e accessibili al grande pubblico; promuovere azioni di sistema per favorire la creazione di itinerari e programmi di turismo scientifico che possano attrarre in Umbria flussi di visitatori interessati a temi legati a scienza e tecnologia”.

La legge auspica infine lo stanziamento di risorse da destinare a quei progetti che meglio si rendono funzionali alla realizzazione delle sue finalità e l’istituzione dell’Elenco regionale dei soggetti della cultura scientifica e tecnologica, per “facilitare la conoscenza del mondo della scienza e della tecnologia da parte della società e l'instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente, anche a livello nazionale e internazionale, allo scopo di realizzare progetti comuni e favorire lo scambio di materiali, esperienze e competenze”.