BoriIl consigliere Tommaso Bori (Pd) ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere che vengano resi obbligatori i test per il Covid-19 per quanti arrivano in Umbria dall’estero. Per Bori i recenti contagi causati da persone provenienti da altri Stati sarebbero potuti essere evitati “se la Regione avesse accolto la nostra proposta e reso obbligatoria la comunicazione dell’arrivo o del rientro in Umbria dall’estero, con misure di isolamento preventivo in attesa del tampone”.

 

(UNWEB) Perugia,  “La Giunta regionale renda obbligatori i test per quanti arrivano in Umbria dall’estero e spieghi quali sono le sue reali intenzioni circa l’impegno a prevenire il diffondersi di nuovi contagi, a partire da quelli derivanti dalla cosiddetta importazione del virus da Paesi a rischio”. Lo chiede, con una interrogazione a risposta scritta rivolta all’Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori.  

“I nuovi contagi e i numeri di questi giorni - spiega Bori - ci dicono che il Covid-19 rischia di tornare a diffondersi anche a causa del mancato controllo dei flussi di persone che tornano o arrivano dall’estero, sia per motivi professionali che per turismo. Si tratta di un fenomeno che sta interessando anche altre regioni italiane tanto che in Veneto e nel Lazio, sono stati già adottati i primi piani di difesa per individuare e circoscrivere il rischio di nuovi focolai da  Covid-19. I recenti casi di positività riscontrati in Umbria, tra cui quelli dei frati provenienti dalla Francia, sono solo gli ultimi di una serie di episodi che potevano essere evitati qualora la Regione avesse accolto la nostra proposta avanzata due settimane fa e provveduto ad emanare un’ordinanza per rendere obbligatoria la comunicazione dell’arrivo o del rientro in Umbria dall’estero e l’adozione di misure di isolamento preventivo in attesa del tampone”.

Il capogruppo Bori ritiene dunque “importante che vengano presi quanto prima dei provvedimenti che rendano i test obbligatori per chi arriva dai Paesi a rischio così come proposto anche dal presidente della Regione Zingaretti che ha chiesto che le misure adottate nel Lazio vengano applicate anche nelle altre Regioni affinché non vengano vanificati gli sforzi fatti durante il lockdown che hanno permesso all’Italia di diventare un modello di prevenzione e contenimento del virus”.


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