Craxi Perari Ricci2(ASI) Perugia. Tra le mura della splendida sala della giunta provinciale a Perugia, il centrodestra regionale ha ricevuto l’ufficiale sostegno dell’ On. Stefania Craxi, figlia del grande statista e leader del Psi.

Durante la sua visita a Perugia e nella successiva conferenza stampa tenutasi presso la sede della provincia assieme al candidato presidente Claudio Ricci e a Massimo Perari, la Craxi ha indicato la necessità di un cambio di al vertice regionale come, come la condizione necessaria per eliminare il clientelarismo e consentire l’inizio di una nuova fase politica. Per l’On. Craxi, l’obbiettivo di sconfiggere il centrosinistra alle elezioni regionali umbre è certamente arduo ma non impossibile. Sulla stessa linea di pensiero anche Claudio Ricci. “Non si erano mai viste 6 liste a sostegno del centrodestra e dei civici. Ciò è sicuramente di ottimo auspicio ed è anche l’indicatore di quanto in Umbria ci sia una forte voglia di cambiamento”- ha commentato Ricci che ha poi ricordato che Stefania Craxi “è sempre stata vicina alle istanze del territorio umbro con discrezione e costanza”. Parlando di “auspici”, Massimo Perari, candidato per Forza Italia alle regionali, si è lasciato sfuggire una battuta ricordando come “l’ultima venuta in Umbria dell’On. Craxi ha coinciso con la storica vittoria del centrodestra a Perugia”. Mentre tornando sul tema dei clientelarismi, Perari, ha parlato di Umbria come di una regione retta da un “sistema anni 70’”, in cui il pubblico impiego viene visto come un modo per creare occupazione a beneficio e uso dei “soliti noti”, senza curarsi minimamente dei concetti di efficienza, raggiungimento degli obbiettivi e investimento dei fondi. Secondo Perari la disastrosa situazione dell’economia regionale sarebbe da imputarsi proprio a questo sistema che ha prosciugato le casse regionali e costretto a riduzioni di servizi, licenziamenti o privatizzazioni incontrollate e clientelari nel settore pubblico e alla conseguente difficile gestione che ha portato con se ulteriori sprechi. A tal proposito ha citato il caso del Minimetrò affermando –“Ci costa quanto una centrale nucleare” mentre in riferimento ai clientelarismi e ai privilegi della casta ha ricordato che “attualmente 200 dipendenti della provincia sono senza lavoro ma tutti i dirigenti sono rimasti al loro posto, e tutto ciò mentre il bilancio della provincia stessa finirà quasi certamente per essere dichiarato in dissesto”. Sulla questione sprechi e scenari futuri è intervenuto anche Ricci che ha dichiarato –“Per noi i fondi sono sacri. Ci siamo impegnati con 20 chiari punti programmatici a garantire maggiore trasparenza e nella gestione delle risorse e per aprire le stanze del potere regionale a chiunque abbia idee e voglia di investire per rendere il territorio e la gestione dello stesso più efficienti e produttivi e senza che ciò costituisca il pretesto per licenziamenti nel settore pubblico”. Sia Ricci che Perari, hanno confermato in tale occasione ancora il loro deciso “no” alla trasformazione in autostrada e al pedaggiamento della E45, mentre Ricci si è impegnato affinché, in caso di vittoria alla regionali, si provveda alla ristrutturazione e adeguamento della E45 e al completamento della Perugia – Ancona. Seguiranno le interviste esclusive all’On. Stefania Craxi e a Claudio Ricci.

Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia

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