pdf(UNWEB) "Nell’edizione 2020 del Festival dei Due Mondi stiamo assistendo alle vibrate proteste della sigla sindacale Uilcom Umbria che denuncia l’inadeguatezza delle scelte della dirigenza del Festival di Spoleto. Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid, è stata prevista una manifestazione non solo “ridotta” rispetto agli anni precedenti per il numero di spettacoli (solo 8 sipari, rispetto agli oltre 50 del 2019), ma è stata attivata un’inedita assunzione di maestranze da fuori regione, ancorché in pensione e non riconfermando il personale locale che da quasi due decenni assicurava le competenze tecniche per gli spettacoli.


Come Popolo della Famiglia Umbria siamo vicini alle famiglie delle maestranze che si trovano a subire un’ulteriore ingiustizia che aggrava ancora di più un’emergenza economica e sociale che sta letteralmente smantellando un settore, quello dello spettacolo e dell’intrattenimento, che ha sempre sofferto in termini di precarietà ed incertezza.
Il PdF Umbria chiede al Sindaco della Città di Spoleto ed a tutto il CdA della Fondazione Festival dei Due Mondi Onlus di intervenire in questa situazione che non è solo imbarazzante sotto il profilo della giustizia sociale, dell’equità e della solidarietà: è necessario riformare un Festival e ripartire dal grido di chi, in un momento di crisi economica ed emergenza pandemica, ha faticato ancora di più nella condizione di precarietà. Dietro ogni precario che viene lasciato a casa c’è un urlo di una famiglia in difficoltà. Nessun urlo è stato invece avvertito da parte del Direttore artistico uscente, probabilmente i 150mila € di compenso annuale non hanno risentito dell’emergenza Covid."

Così, in una nota, Popolo della Famiglia.

 

http://www.festivaldispoleto.com/areatrasparenza/Bilanci%20preventivi%20e%20consuntivi.asp

http://www.festivaldispoleto.com/vidue/documenti1/08062020131604_ita7360.pdf

http://www.festivaldispoleto.com/vidue/documenti1/08062020131535_ita7360.pdf

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