Rubini(UNWEB) "L’Umbria ha deciso che il 14 settembre la scuola proverà a ricominciare, a lasciarsi alle spalle un anno drammatico in cui anche l’istruzione e la parte più preziosa e vulnerabile, gli studenti, hanno pagato un prezzo altissimo fatto anche di disagio organizzativo e di continue incertezze decisionali.

Con il prossimo Referendum questa ripartenza sarà ancor più difficile visto che, subito dopo l’avvio, il 18 settembre tutte le scuole adibite a seggio saranno nuovamente chiuse alla didattica, preparate per la consultazione elettorale, sanificate al termine dello spoglio e poi finalmente riaperte il 24 settembre. Un altro impedimento in questa corsa alla ripartenza che non risparmia ostacoli a nessuno”, ha dichiarato Laura Rubini del Popolo della Famiglia Umbria, come madre di due figli uno dei quali frequenta una scuola sede di seggio elettorale.
“Chiediamo alla Presidente della Regione Tesei, che ha già tentato di mettere ordine e disciplina ad una riapertura scolastica compromessa dall’appuntamento elettorale del 20-21 settembre, di insistere con Sindaci e Prefettura affinché organizzino una localizzazione dei seggi diversa dalle sedi scolastiche, individuando palestre, biblioteche e centri di aggregazione in modo che le operazioni di voto non aggiungano ulteriore disagio a quanto è già successo e sta accadendo con l’emergenza Covid”, ha concluso Laura Rubini certa che questo consentirà agli alunni ed alle famiglie di riappropriarsi di una continuità didattica, per più di un semestre fin troppo assente ed ora costretta ad una ulteriore sosta.


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