Fora Coletto(UNWEB) Nella parte della seduta odierna dell’Assemblea legislativa dedicata al “question time” il consigliere Andrea Fora (Patto civico) ha interrogato l’assessore alla sanità Luca Coletto chiedendo di “una disposizione regionale che contenga espressa la previsione di competenza alle ostetriche a prescrivere prestazioni specialistiche ambulatoriali adottando una condotta autonoma, sull'esempio delle altre regioni, adottando il ‘ricettario rosa’. Con tale provvedimento – ha spiegato - si ridurrebbe la burocrazia, realizzando risparmio e riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie”.


Fora inoltre ha chiesto se non si ritenga opportuno promuovere “soprattutto in questa fase di emergenza Covid 19 il modello ‘care ostetrica’, investendo adeguatamente sulle risorse professionali da allocare nei servizi domiciliari e territoriali in funzione delle competenze specifiche di ciascuna, tenendo conto anche degli ambiti specifici di attività e di responsabilità della professione ostetrica che riguardano la promozione del benessere riproduttivo, l'assistenza nel percorso nascita e la salute della mamma e del bambino, nonché un approccio alla salute che riguarda l'intero arco della vita della donna”.


L’interrogante ha spiegato che “i modelli di cura centrati sulla donna e sulla figura dell'Ostetrica sono sostenuti dall'OMS in quanto ritenuti fondamentali per la tutela della salute sessuale, riproduttiva, materna e neonatale e risultano particolarmente favorevoli anche sotto il profilo del rapporto costo-efficacia e costo-beneficio. Oggi in Umbria le donne sane che hanno una gravidanza fisiologica, seguite da ostetriche nel SSN (consultori o punti nascita), si trovano costrette a prenotare e rivolgersi, dopo la visita ostetrica, al medico di famiglia o al ginecologo SSN, i quali trascrivono gli esami indicati dall'ostetrica su ricettario SSN, con perdita di tempo per la donna, per le ostetriche e per i medici prescrittori del SSN, allungando tempi di attesa e aumentando i costi sanitari.


L’assessore Coletto ha risposto che: “la Regione Umbria intende valutare la possibilità di considerare le ostetriche soggetto prescrittore, demandando altre prescrizioni al medico ginecologo qualora si evidenziassero problematiche di gravidanza a basso rischio ed oltre. In questo caso le ostetriche si dovrebbero identificare come ‘ordinatori di spesa’, attribuzione che dovrebbe essere accompagnata necessariamente da una serie di misure analoghe a quelle per i medici volte a garantire il monitoraggio ed il governo dell’attività prescrittiva, sistema di codificazione che consente di indicare come soggetto prescrittore anche un soggetto diverso dal medico, sempre rispetto alle linee guida dettate per la gravidanza fisiologica. Oltre a queste intenzioni, il protocollo che verrà steso dovrà essere condiviso con i medici, con i ginecologi, ordine di medici, in modo tale da evitare successive frizioni “.
Nella replica, Fora si è dichiarato soddisfatto dalla risposta dell’Assessore. “È ovvio – ha detto – che non stiamo mettendo in contrapposizione categorie di figure professionali sanitarie, ma anzi, il tutto serve per rendere più funzionale l’accesso ai servizi e l’integrazione tra figure professionali”.


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