RegioneUmbria(UNWEB) “Dopo aver mentito sui conti del Comune di Montefalco, adesso la Lega mente sulle terapie intensive degli ospedali umbri. Come se non bastasse, l'assessore Coletto gioca a fare il portavoce del presidente del Consiglio preannunciando un imminente prossimo lockdown. Mentre da una parte invoca l'unità, dall'altra la Lega spaccia fake news cercando di fuggire dalle proprie responsabilità seminando panico e ulteriore allarme. Dichiarazioni irresponsabili e inaccettabili quelle dell'assessore Coletto che richiedono un'immediata presa di distanza da parte della Presidente con la revoca urgente delle deleghe assegnate”: lo sostengono il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Thomas De Luca e il gruppo del Partito democratico.

“L'Umbria – scrive De Luca - come riportano autorevoli testate nazionali è l'unica regione che non è stata in grado di implementare il potenziamento del sistema sanitario predisposto dal governo. Nonostante il governo abbia stanziato 24,2 milioni di euro secondo quanto previsto dall'articolo 2 del decreto legge numero 34 del 19 maggio 2020, per rafforzare le rete degli ospedali Covid, l'Umbria non ha voluto richiedere la delega delle funzioni commissariali che avrebbe comportato l'invio delle rispettive pianificazioni operative e cronoprogrammi nonché del piano della governance. Al momento non ci è dato di sapere il motivo di tale scelta. Soldi che la Regione poteva spendere subito per adeguare gli ospedali con copertura totale a rendicontazione. Hanno preferito lasciare la nave alla deriva per tutta l'estate. Il Commissario ha conseguentemente firmato le nomine dei soggetti attuatori individuandoli nei direttori generali delle ASL e delle aziende ospedaliere che saranno oggetto di potenziamento”.

“Un comportamento irresponsabile da parte di questa giunta e del principale partito di maggioranza – secondo M5s e Pd - che continua a giocare con il disagio e l'esasperazione delle persone. Atteggiamento becero e inaccettabile che ci costringe ad azioni drastiche per porre fine a queste paradossali vicende che stanno affondando l'Umbria nel baratro”.