PaolaFioroni MicheleFioroni(UNWEB) Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa, nella parte dedicata al Question time, i consiglieri della Lega, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli hanno chiesto all’assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni quali misure la Regione intende adottare o abbia adottato: “per favorire la ripresa immediata delle attività produttive, non appena l'emergenza sanitaria lo consentirà” e “per supportare l'innovazione e digitalizzazione al fine di accompagnare e guidare le imprese umbre nella transizione digitale e verso un'economia circolare”.

Nell’illustrazione dell’atto, Paola Fioroni ha evidenziato “la necessità di porre attenzione non solo verso l’aspetto sanitario dell’emergenza, ma anche verso quello socio-economico. Bene il rilancio di prospettiva sottolineato dalla presidente Tesei perché al di là dei necessari ed immediati ristori ed interventi a favore delle attività economiche e produttive è necessario valutare il tutto con una programmazione di medio e lungo periodo. Il rallentamento dell'economia globale, causato dalla pandemia, aumenterà il debito delle economie avanzate con un crollo della crescita nominale del Pil e aumento del deficit e che l'Italia, che nel 2019 aveva un rapporto debito pubblico/PIL del 134,8 per cento, a fine 2020 potrebbe superare abbondantemente la quota del 160 per cento. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede per il 2020 un calo del PiI mondiale pari al 3 per cento, che nelle economie avanzate si attesterebbe in media attorno al 6%. La Commissione Europea, per l'area euro, stima una contrazione del Pil del 7,7 per cento nel 2020. In Italia la crisi si è manifestata in una fase in cui l'economia dava già segnali di rallentamento e per il nostro Paese il FMI stima un calo del Pil nel 2020 pari al 9,1 per cento a fronte di una media dell'area euro del 7,5 per cento, un dato simile e pari al 9,5 per cento è stato pubblicato dalla Commissione Europea. Come evidenziato nell'aggiornamento congiunturale sull'andamento dell'economia in Umbria, pubblicato da Banca d'Italia nella serie ‘Economie regionali’ (novembre 2020), le stime più recenti formulate dalla Svimez per l'intero anno Indicano un calo del PIL regionale di circa l’11 per cento, più marcato quindi rispetto a quello previsto per l'Italia. Dalla relazione della Corte dei Conti europea sull'esercizio finanziario 2019 emerge che l'Italia è penultima in Europa per il livello di assorbimento dei Fondi Strutturali e Investimento Europei (SIE) pari al 30,7 per cento a fronte di una media europea del 39,6 per cento. Nel solco del Piano Transizione 4.0, ideato come leva di competitività, ma che oggi può e deve costituire un elemento per garantire la continuità aziendale, occorre incentivare e supportare i processi di trasferimento tecnologico e trasformazione digitale delle imprese. In Italia solo 18 per cento delle PMI investe nel digitale. È quindi necessario che la pubblica amministrazione rappresenti un fattore di accelerazione delle iniziative imprenditoriali e delle risorse volte alla formazione e all'innovazione delle imprese”.

L’assessore Michele Fioroni ha risposto che “oggi preoccupa, più che mai, il fatto che le aziende, anche quelle più strutturate e più forti patrimonialmente possano trovarsi a non fare investimenti che in altre condizioni avrebbero fatto. Quindi, oltre a misure di sostegno servono soprattutto misure di supporto per gli investimenti, in modo particolare per quelli rivolti alla modernizzazione del sistema produttivo, di evoluzione, della ricerca e soprattutto per la transizione digitale su cui l’Italia e l’Umbria hanno un forte fattore di arretratezza che riguarda sia il sistema delle competenze, che delle strutture. In merito sta per uscire un bando che prevede l’allocazione di 5milioni di euro a supporto della formazione continua per il digitale. Per l’inizio del prossimo anno stiamo studiando un importante progetto con Cassa depositi e prestiti per attivare un sistema di leva che non riguardi solo il meccanismo del fondo perduto, ma uno strumento per attivare un moltiplicatore anche sul versante del credito, per un ulteriore accesso con un più basso livello di istruttoria. Dobbiamo comunque agire anche con altri strumenti di finanza che attiveremo nel 2021 intervenendo su patrimonializzazione e sostegno degli investimenti. L’obiettivo è quello di attivare le leve. Metteremo circa 10milioni di euro a supporto degli investimenti; con altri 3milioni rifinanzieremo il bando Bridge to digital che aveva dato un importante impulso di investimenti sul digitale. Quindi entro il prossimo mese di febbraio saranno attivi, sul versante degli investimenti per il digitale e l’innovazione, oltre 13 milioni a cui si aggiungono ulteriori 5 milioni di euro relativamente al versante delle competenze digitali”.

Paola Fioroni, nella replica si è detta soddisfatta della risposta e soprattutto “per la programmazione, relativa a questo ambito, su cui la Giunta sta seriamente lavorando”.