Paparelli0212Il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) ricorda che “il percorso compiuto con i testi unici per la semplificazione amministrativa e poi nell’ambito di Agenda digitale, hanno consentito all’Umbria, tra il 2015 e il 2019,  di spiccare per dinamicità, qualità e mole di progetti messi in campo”. Per Paparelli “ad oggi però, al di là degli annunci, questo processo si è arenato”.

 

(UNWEB) Perugia,  – “Il percorso compiuto con i testi unici per la semplificazione amministrativa e poi nell’ambito di Agenda digitale, hanno consentito all’Umbria, tra il 2015 e il 2019,  di spiccare per dinamicità, qualità e mole di progetti messi in campo. Ad oggi però, al di là degli annunci, questo processo si è arenato”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Fabio Paparelli.

“Concordo – spiega Paparelli - con la consigliera regionale della Lega, Paola Fioroni, quando sente il bisogno di chiedere all’assessore regionale Fioroni che imprima una forte accelerazione al processo di transizione al digitale (https://tinyurl.com/y4dlpuvs (link is external)). Ma se fa riferimento all’inerzia del passato parli dell'inerzia del recente passato, vista l'immobilità che la Giunta ha mostrato su questi temi da un anno a questa parte. Eppure sarebbe bastato attuare le ultime misure contenute nel Piano regionale digitale 2015-2019 in scadenza al 2021 e dotarsi di un nuovo piano in continuità rispetto al passato, per portare a compimento il grande lavoro compiuto negli scorsi anni che, su più fronti, è arrivato ad ottenere anche diversi  riconoscimenti nazionali. Come nel caso del Piano Bul sulla diffusione della banda ultra larga, ad esempio. L’Umbria, ricordo, è stata la prima regione italiana ad illuminare la fibra ottica in un intero comune, quello di Castel Giorgio. Poi regione benchmark per l’efficacia del modello adottato nell’ambito delle pratiche autorizzatorie dei cantieri della fibra, e ancora, Umbria prima in Italia per la copertura del territorio con banda a 100 Mbps (dati forniti dall’osservatorio Desi del Politecnico di Milano)”. 

“Tenuto conto – prosegue Paparelli - che ormai, nella gran parte dei comuni umbri, sono stati avviati e portati a compimento i cantieri relativi alla connettività a banda larga e ultra larga, la Giunta e la Fioroni si preoccupino dunque di portare al più presto a compimento l’intero progetto e si dia l'input a concludere gli ultimi cantieri rimasti aperti. La Regione al contempo sia pronta ad incentivare gli operatori affinché offrano maggiori servizi di connettività. Dobbiamo superare, al più presto, il paradosso di avere la fibra posata in tutto il territorio ma ancora spenta per mancanza di interesse o accordi tra operatori. Ricordo inoltre alla consigliera Fioroni, il premio OpenGov Champion, vinto nel 2019 e consegnato all’Umbria dall'allora Ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, segno di riconoscimento per il lavoro compiuto sui Digipass nell'ambito della categoria ‘cittadinanza e competenze digitali’. Servirebbe a tal proposito potenziare questa attività in tutti i comuni umbri, ed estendere l'assistenza, l'accompagnamento e il supporto ai cittadini nella fruizione di servizi digitali pubblici (ad esempio, la prenotazione delle prestazioni sanitarie tramite Cup on line, un pagamento on line a una PA o l'iscrizione dei figli al nido o a scuola), dei servizi digitali privati (ad esempio l’home banking o l'acquisto di prodotti online) e nell'uso dei social media”. 

“Nell'ambito della digitalizzazione dei servizi pubblici – sottolinea Paparelli - il riconoscimento ottenuto dalla Regione Umbria alla Smau di Milano, fu attribuito in seguito al successo ottenuto dal sistema Suape regionale che, grazie al suo inserimento nel Catalogo del Riuso dell’Agenzia per l'Italia Digitale, è stato adottato da oltre 900 amministrazioni locali italiane, segno dell'efficienza del sistema ideato in Umbria per la gestione completa e dematerializzata dei procedimenti amministrativi. Non pretendiamo – conclude - che la consigliera Fioroni conosca per forza questi fatti, ma, prima di lanciare assist al cugino assessore regionale si informi, altrimenti potrebbero diventare dei veri e propri autogol”.