129347124 2878954639008222 8261818230095846219 oLa Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha ascoltato i responsabili di Centri di Fisioterapia, convenzionati USL con sede a Terni e il Commissario straordinario dell’Azienda USL Umbria 2, in merito alle problematiche relative ai ritardi per le visite fisiatriche in convenzione con l’USL 2, a causa dell’emergenza COVID19.

 

(UNWEB) Perugia, 3 dicembre 2020 – La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha ascoltato i responsabili di Centri di Fisioterapia, convenzionati USL con sede a Terni e il Commissario straordinario dell’Azienda USL Umbria 2, in merito alle problematiche relative ai ritardi per le visite fisiatriche in convenzione con l’USL 2, a causa dell’emergenza COVID19.

I responsabili dei Centri hanno evidenziato che il problema delle liste d’attesa riguarda anche le fisioterapie e hanno detto di volersi mettere a disposizione dell’Asl come centri accreditati per poter effettuare le visite fisiatriche, rimarcando che nell’Asl 1 tali visite possono essere svolte nei centri convenzionati mentre nell’Asl 2 no. Chiesta anche la possibilità che il budget inutilizzato nel 2020 possa essere redistribuito nel prossimo anno.

A queste domande ha risposto il commissario straordinario della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, premettendo che nello scorso mese di settembre sono stati assunti 8 nuovi fisiatri, dei quali 6 già operativi, e che i dati generali sul recupero delle prestazioni sospese da marzo a giugno causa Covid parlano di 55mila prestazioni recuperate su un totale di 67mila 500. La previsione è di recuperare il 90 per cento delle prestazioni che erano state sospese entro l’anno. Nel Ternano le attività fisiatriche sono state quasi tutte recuperate, restano 5 visite presso la Domus e 27 presso il Poliambulatorio di Terni. Sono 32 le visite, di quelle sospese, da recuperare. Inoltre, le scadenze di bilancio, legate al 31 dicembre, non consentono di spostare quote economiche, anche di risparmio, all’anno successivo. Infine, il direttore ha espresso il suo parere sul ruolo dei centri: il fisiatra dei centri esterni accreditati è garante della corretta esecuzione della prestazione e del ruolo di direttore sanitario, nonché dipendente del centro stesso. Secondo De Fino un centro che fa le terapie e le prescrive non può essere definito un circuito virtuoso e per rafforzare questo concetto ha ricordato che ci sono sentenze passate in giudicato concernenti crescite esponenziali della spesa, a cui si è posto rimedio con il decreto sui Lea, ridefinendo le prestazioni erogabili dal Servizio sanitario regionale.