Fora Coletto(UNWEB) Nella sessione ‘Question time’ della seduta odierna dell’Assemblea legislativa è stata discussa l’interrogazione di Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che chiede “quali ulteriori ed urgenti provvedimenti economici in materia di contrasto alla povertà intende assumere la Giunta Regionale e se non ritenga utile attivare un laboratorio per definire linee di azione innovative nell'ambito del welfare insieme agli enti locali, le forze sociali, le organizzazioni del Terzo Settore e le associazioni di cittadini”.

Fora ha ricordato che “nella sola diocesi di Perugia sono più di 1.500 le famiglie sulla soglia della povertà assoluta che vengono assistite dalla Caritas, con un incremento del 35 percento; in Umbria prima dell'emergenza Covid19 oltre 110 mila persone vivevano con un reddito netto inferiore a 842 euro al mese. I ‘Buoni spesa’ del Governo, con risorse assegnate direttamente ai comuni (400 milioni nella scorsa primavera) sono stati certamente molto efficaci ed è da ritenersi estremamente positivo il suo rifinanziamento per altri 400milioni inserito nel decreto ‘Ristori ter’ per misure urgenti di solidarietà alimentare da erogare ai comuni entro sette giorni dall'entrata in vigore del decreto. Da maggio a novembre sono stati distribuiti tanti aiuti diretti, nazionali e regionali e dunque se c'è ancora bisogno del ‘buono per la spesa’ significa che in concreto nessuna di quelle misure ha funzionato con efficacia, se non nell'aspetto, certamente giusto ed utile, di misure assistenziali, ma ora occorre passare ad una fase 2 della lotta alla povertà in cui serve una programmazione seria e mirata in base alle esigenze e ai bisogni delle persone”.

L’assessore Luca Coletto ha ricordato gli interventi già messi in campo dalla Regione per 3milioni di euro atti a soddisfare le prime necessità quali pagare affitti, fare la spesa, beni di prima necessità, per sostenere la popolazione più colpita dalla congiuntura economica negativa e dagli effetti della pandemia, che ha aggravato la situazione con una ulteriore contrazione dei posti di lavoro. “É necessario intervenire – ha detto l’assessore - e serve un coordinamento con gli enti locali per avere contezza delle necessità dei territori, servono risorse regionali ma anche di livello superiore. Metteremo insieme un osservatorio e ci collegheremo coi comuni per avere una radiografia esatta delle necessità. La programmazione richiede un collegamento con il governo per un piano Marshall per riattivare l’economia bloccata dalla pandemia. L’economia deve ripartire e deve creare posti di lavoro con l’aiuto del terzo settore, pilastro portante del processo che va implementato. Quindi collaborazione con gli enti locali, definizione degli obiettivi e programmazione con fondi del governo per interventi mirati e far ripartire l’economia e dare possibilità alle famiglie di uscire dalla povertà e riproporsi sul mercato”.

Nella replica conclusiva, Fora si è dichiarato insoddisfatto della risposta: “l’assessore ha detto cose già note e ha detto faremo un osservatorio, faremo la programmazione ma le persone stanno male oggi non nel futuro e lei non ha ancora parlato con il Terzo settore da quando si è insediato. Altre Regioni hanno messo risorse proprie per contrastare gli effetti della povertà. Fra poco molte famiglie saranno sfrattate di casa e lei dice che faremo un osservatorio”.


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