140516898 2914578632112489 5713043134493722989 nVia libera dalla Seconda Commissione, con voto unanime, alla proposta di legge "Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale" di iniziativa dei consiglieri della Lega Pastorelli, Carissimi, Fioroni, Mancini, Nicchi e Rondini, sulla quale hanno apposto la firma anche i commissari di minoranza, Bettarelli, Paparelli (Pd) e Bianconi (Misto). La proposta stabilisce che la Pubblica Amministrazione, in attuazione dei principi di trasparenza, garantisca il principio dell'equo compenso alle prestazioni rese dai professionisti.

 

(UNWEB) Perugia,   Condivisa dall’intera Seconda Commissione la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri della Lega, Stefano Pastorelli, Daniele Carissimi, Paola Fioroni, Valerio Mancini, Daniele Nicchi ed Eugenio Rondini che prevede ‘Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale. Sull’atto, licenziato con voto unanime, c’è dunque anche la firma dei commissari di minoranza Michele Bettarelli, Fabio Paparelli (Pd) e Vincenzo Bianconi (Gruppo misto). La proposta di legge verrà illustrata in Aula dal primo firmatario, Stefano Pastorelli. 

La proposta, soggetta ad audizioni con molteplici soggetti portatori di interesse, mira a “superare il fenomeno che negli ultimi anni, anche per l'effetto dell'abolizione delle tariffe professionali, che consentivano la definizione dei compensi intesi come minimi inderogabili, ha caratterizzato le procedure di affidamento dei servizi e ha visto i committenti privati e molte Amministrazioni prevedere compensi non correttamente rapportati alla qualità e alla quantità delle prestazioni richieste, oltre che alle diverse responsabilità attribuite ai professionisti. Per soddisfare tale principio, nel caso di lavori pubblici, la proposta stabilisce che la Pubblica Amministrazione, in attuazione dei principi di trasparenza, garantisca il principio dell'equo compenso alle prestazioni rese dai professionisti, utilizzando quale criterio base di riferimento per determinare il compenso i parametri del D.M. 17/06/2016, adeguatamente commisurati alle specifiche prestazioni professionali richieste, tenendo conto del costo delle singole categorie che compongono l'opera ed anche della complessità e specificità della prestazione fornita dal professionista”.