150545002 2933273806909638 6921500558258663516 oLa Prima commissione, presieduta da Daniele Nicchi, ha iniziato l’esame della manovra di Bilancio 2021-2023 della Regione Umbria, che è composta dal disegno di legge collegato alla legge di stabilità 2021, da quello della legge di stabilità regionale 2021, e dal ddl del bilancio di previsione 2021-2023. La manovra di bilancio per il 2021 ammonta a 18,7 milioni di euro. Alla riunione ha partecipato l’assessore al Bilancio, Paola Agabiti.

 

(UNWEB) Perugia, 15 febbraio 2021 – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita in videoconferenza dalla sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni per iniziare l’esame della manovra di Bilancio 2021-2023 della Regione Umbria. Alla riunione ha partecipato l’assessore al Bilancio, Paola Agabiti, che ha illustrato gli atti ai commissari. La manovra di bilancio 2021-2023 si compone del disegno di legge collegato alla legge di stabilità 2021, di quello della legge di stabilità regionale 2021, e del ddl del bilancio di previsione 2021-2023. La manovra di bilancio per il 2021 ammonta a 18milioni 748mila euro. Il presidente Nicchi ha stabilito che gli emendamenti potranno essere presentati entro giovedì, mentre la Commissione tornerà a riunirsi lunedì prossimo per votare la manovra e trasmetterla all’Aula. Inoltre la Prima commissione, su proposta di Simona Meloni (Pd - vicepresidente Assemblea legislativa), ha votato all’unanimità di dedicarsi ad un approfondimento sul Recovery fund.

Illustrando gli atti in Commissione, l’assessore Agabiti ha ricordato che nel bilancio ci sono quasi 19 milioni di euro di risorse aggiuntive per finanziare i settori più colpiti dalla crisi. L’Assessore ha poi sottolineato il contesto molto complesso nel quale la Giunta si è trovata a scrivere la manovra. Ma nonostante ciò, per Agabiti l’Esecutivo ha disegnato un bilancio in grado di coniugare i vincoli di finanza pubblica con politiche non recessive per sostenere il tessuto economico. La crisi pandemica ha portato a entrate minori, con riflessi pesanti sul bilancio. Nei tre mesi trascorsi dall’approvazione dell’Assestamento di bilancio, la Giunta è riuscita a recuperare e usare 55 milioni di euro, necessari per fronteggiare l’emergenza e alcuni problemi ereditati del passato. Il tutto mantenendo invariata la pressione fiscale, consolidando i livelli dei servizi. La razionalizzazione della spesa, l’efficientamento hanno consentito di liberare 6 milioni di euro. L’aver individuato il Fondo sociale europeo come fonte di finanziamento di politiche per il diritto allo studio e welfare, ha liberato risorse del bilancio regionale che hanno permesso di potenziare le azioni anticicliche per contenere la crisi. L’Assessore ha evidenziato che la capacità di attrarre risorse nazionali e comunitarie sarà fondamentale per la crescita dell’Umbria. Per questo si sta riorganizzando la struttura regionale. La  legge di bilancio dello Stato ha previsto risorse per le regioni per la perdita del gettito dovuta all’emergenza. All’Umbria sono stati assegnati 33 milioni, un dato che non tiene conto dell'ulteriore deterioramento della situazione. Per la Agabiti è singolare che le regioni siano l’unico comparto che dovrà restituire una parte dei trasferimenti compensativi. Ad oggi la situazione non consente alla Regione di avere un quadro chiaro delle minori entrate. 

L’Assessore ha poi sottolineato come la MANOVRA 2021-23 è costruita ponendo le basi per la ripartenza con politiche d’investimento, tutela dei settori più colpiti, salvaguardia degli equilibri di bilancio, ponendo le condizioni per il cofinanziamento della nuova programmazione europea e per la copertura del cofinanziamento di quella 2014-20. Per cofinanziare il Psr per il 2021 ci sono 10 milioni di euro. 15 milioni nel triennio per Fse e Fesr. La manovra di bilancio nel triennio prevede 50 milioni di euro per il sostegno agli investimenti. Per i TRASPORTI nel 2021 c’è un incremento di 4 milioni, che porta a 15 milioni le risorse stanziate quest’anno, 11 milioni nel 2022 e 13 nel 2023. Inoltre ci sono 5 milioni per le Province per la manutenzione stradale. Per il TURISMO c’è un incremento di 150mila euro nel triennio per la promozione; 250mila per la Film Commission nel 2021 e 160mila  per il 2022 e per 2023. 150mila euro di incremento nel triennio per la promozione dell’attività sportiva. Per le POLITICHE CULTURALI ci sono 150mila euro per lo spettacolo per ogni annualità; 70mila euro all’anno per il sistema museale; 50mila per le biblioteche; per il 2021 ci sono 150mila per la Fondazione Perugia musica classica e 80mila per il teatro lirico di Spoleto. Per l’AGRICOLTURA, per il 2021, oltre al cofinanziamento di 10 milioni per il Psr, ci sono 100mila euro per la caccia e 300mila euro per i danni provocati dalla fauna selvatica. Per il SOCIALE ci sono 100mila euro l’anno per gli oratori, 30mila euro per il contrasto del bullismo e cyberbullismo; per il cofinanziamento del Fondo per il sostegno al pagamento degli affitti ci sono 100mila euro, 3,1 milioni per il Fondo sociale regionale, 2 milioni per il Fondo per la non autosufficienza. Per le POLITICHE DEL TERRITORIO, nel 2021 ci sono 200mila euro per gli interventi del sisma 2009; 40mila per l’Ufficio Speciale Ricostruzione;  283mila per la promozione della qualità nella progettazione architettonica; oltre 124mila euro per l’urbanizzazione nell’area Maratta di Terni. Inoltre ci sono più di 74mila euro per le Unioni dei Comuni e 230mila euro per il sostegno della collaborazione istituzionale con gli Uffici giudiziari dell’Umbria.


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