Morbello(UNWEB) Perugia. Maria Cristina Morbello, consigliera M5S, ha discusso ieri in Consiglio comunale un Ordine del giorno per la tutela della Villa del Colle del Cardinale: la più nota tra le residenze storiche umbre, costruita nella metà del Cinquecento dal cardinale Fulvio della Corgna, nipote di papa Giulio III.

La consigliera Morbello ha rilevato che, nonostante l'importanza della residenza del cardinale Fulvio della Corgna, la stretta strada di accesso alla Villa - strada adiacente al muro di cinta monumentale – è quotidianamente percorsa da automezzi pesanti e che il traffico di mezzi pesanti mal si concilia con la vocazione turistica del sito, con la sicurezza delle persone e con la conservazione del complesso monumentale.

Con l'Ordine del giorno in votazione si chiedeva di dare seguito alla nota del 12.02.2019 del Comune di Perugia con la quale si invitavano i diversi Enti competenti a dare attuazione a quanto previsto nell'intesa tra gli Enti interessati raggiunta presso la Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2015, ovverosia di individuare una viabilità alternativa alla strada che costeggia la Villa Colle del Cardinale.

Durante la discussione, Maria Cristina Morbello ha osservato che a distanza di 6 anni dall'intesa del 2015 e di 2 anni dalla nota del Comune di Perugia, gli automezzi pesanti ancora percorrono la strada adiacente al complesso monumentale.

Dopo tutti questi anni, con l'Ordine del giorno in discussione veniva chiesto di deliberare il divieto di transito per i mezzi pesanti sul tratto di strada adiacente le mura perimetrali della Villa.

L'atto è stato respinto dal Consiglio comunale: voto favorevole di Morbello, Tizi e Mori, contrario della maggioranza e astensione dell'altra parte della minoranza.

La relatrice M5S ha evidenziato che in Commissione le era stato chiesto di eliminare il divieto di transito ai mezzi pesanti e di limitarsi a sollecitare gli Uffici competenti ad attivarsi e a controllare il rispetto dei limiti di velocità. Alla richiesta, Maria Cristina Morbello ha risposto che dopo sei anni dall'accordo davanti alla Presidenza del Consiglio dei ministri e dopo quasi due anni dalla nota del Comune di Perugia non intendeva avallare altri rinvii con misure che non avrebbero cambiato nulla.

La consigliera Morbello ha anche precisato che l'Ordine del giorno non era stato predisposto contro qualcosa o contro qualcuno, ma era volto esclusivamente alla massima tutela di un prezioso complesso monumentale e, non per ordine di importanza, a tutela della sicurezza delle persone che intendono visitarlo.

Morbello assicura che continuerà a seguire la vicenda e che pertanto ripresenterà periodicamente atti al fine di verificare quanto sarà stato fatto a tutela della Villa.


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