Pastorelli Morroni(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata del capogruppo regionale della Lega, Stefano Pastorelli, che chiede la “proroga di silvicoltura, taglio ed esbosco dei legnami per evitare ulteriori aggravi per un settore essenziale dell’economia delle zone rurali e montane dell’Umbria, garantendo inoltre il diritto dei cittadini all’approvvigionamento di legnami utilizzati quali biocombustibili”. 

Pastorelli ha illustrato l’atto ispettivo spiegando che “il settore forestale rappresenta un tassello importante per la nostra economia agricola in quanto una corretta gestione boschiva assume un ruolo strategico nella lotta ai cambiamenti climatici, per la prevenzione del dissesto idrogeologico, oltre alla manutenzione del territorio e delle aree interne. Durante i periodi in cui, a causa della pandemia, le misure di contenimento sociale hanno impedito il regolare svolgimento del taglio boschivo, tali restrizioni hanno causato ingenti danni non solo ai lavoratori del settore, ma ad intere comunità, in modo particolare a quelle periferiche, le quali utilizzano il legname quale unico ‘combustibile’ per attivare il riscaldamento. Oltre agli aspetti economici, vanno considerate le situazioni di potenziale pericolo: le aree di taglio avviate e sospese devono essere concluse; gli esboschi devono essere terminati e la loro prosecuzione garantita per evitare il rischio di accumulo di materiale favorevole agli incendi o che in certe situazioni possa favorire pullulazioni di fitopatogeni; le attività selvicolturali, oltre a garantire una buona gestione del territorio, sono basilari per approvvigionamenti di numerose filiere, quali teleriscaldamento, filiere a supporto del comparto agricolo, di quello edile e industriale, arredamento”.

L’assessore Roberto Morroni ha risposto spiegando che “i boschi coprono ormai circa il 50 percento del territorio regionale. I chiarimenti sui Dpcm nazionali hanno consentito il normale avvio e la prosecuzione della stagione forestale. La normativa regionale consente di prolungare la durata della stagione di taglio per un massimo di 15 giorni, nel caso in cui ci siano avverse condizioni climatiche che non consentano le operazioni nei boschi. La scadenza della stagione silvana per i boschi fino a 500 metri è fissata al 31 di marzo. È quindi ancora prematuro prevedere una proroga della stagione di taglio. Solleciteremo l’Agenzia forestale regionale (Afor), entro la metà di marzo, a valutare la situazione ed assumere scelte che rispondano alle esigenze del territorio”:

Stefano Pastorelli ha ringraziato l’assessore “per la disponibilità dimostrata ad una eventuale proroga di 15 giorni, che per alcune categorie può risultare vitale”.


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