ConsiglioRegionaleL'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità una mozione, a firma dei consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Raffaele Nevi (FI), per impegnare la Giunta a condurre iniziative per il superamento delle sanzioni alla Russia. “Ai danni derivanti dalle sanzioni – si legge nell'atto - si aggiunge un’altra conseguenza, forse più pericolosa sulla lunga distanza, che è rappresentata dalla perdita di quote di mercato delle aziende italiane a favore di prodotti provenienti da altri paesi”.


(ASI) Perugia L'Assemblea legislativa dell'Umbria questa mattina ha approvato all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri regionali Raffaele Nevi (FI) e Gianfranco Chiacchieroni (Pd) concernente “Iniziative della Giunta regionale riguardo il superamento delle sanzioni alla Russia”.
Il documento impegna la Giunta a “ribadire al Governo italiano che l'Umbria, regione di pace e dialogo, auspica un modello inclusivo (Usa, Europa, Russia, Paesi Arabi, Iran e Cina) nell'affrontare e gestire le crisi umanitarie e nel contrastare la minaccia senza confini dello Stato Islamico. Si richiama a tal fine l'Onu ad un ruolo diretto e incisivo per gestire i vari conflitti in senso pacifico. Rivendicare in Conferenza Stato-Regioni e in Commissione Affari Europei ed Internazionali, di cui la presidente Marini è responsabile, un maggior ruolo dell'Europa nel facilitare il dialogo tra Stati Uniti e Russia, imprescindibile per la stabilità e prosperità della stessa Europa, andando a superare lo strumento sanzionatorio”.
Con la mozione si chiede anche “l'istituzione, da parte della Commissione Europea, di un fondo comune speciale tra gli Stati membri al fine di ammortizzare parzialmente o totalmente le ingenti perdite riscontrate dagli imprenditori colpiti dalle contromisure russe alle sanzioni. Continuare a monitorare con gli strumenti di competenza regionale l'impatto delle sanzioni sul tessuto produttivo regionale e in particolare per le piccole e medie imprese, che hanno maggiore difficoltà a mantenere le attuali quote di mercato. Sostenere mediante bandi regionali, a fronte delle spese sostenute, le attività commerciali di marketing, promozione e diversificazione dell'offerta, le imprese umbre operanti in Russia onde evitare che perdano quote di mercato a favore di altri”.
L'atto sottolinea come l'Umbria, “forte delle sue radici e anche terra di pace e regione, da sempre, protagonista nel favorire il dialogo come spesso accaduto per la questione israelo–palestinese, può porsi come ponte di pace e di mediazione anche sulle spinose questioni dei rapporti internazionali, favorendo la tradizionale azione del Governo italiano che punta al dialogo tra Paesi, religioni e gli interessi economici. Un intervento sempre più necessario alla luce di allarmanti dati relativi e conseguenti all'applicazione di sanzioni alla Russia che procurano gravi effetti sull'economia italiana. Le preoccupanti proiezioni parlano di un danno per l'industria italiana di 2,8 miliardi di euro l'anno, con un crollo dell'export nei soli primi 3 mesi del 2015 mentre l'export umbro verso la Federazione Russa ha visto un calo del 14 per cento nel primo trimestre del 2015