MovimentoCivicoRicci1(ASI) PERUGIA - Ha scelto la suggestiva cornice dell'Hotel Sangallo di Perugia l'ex sindaco di Assisi, Claudio Ricci, per lanciare il Movimento Civico per l'Italia dei Moderati Italiani. Si tratta di un nuovo movimento, nato sulla scia dell'esperimento messo in campo dallo stesso Ricci in occasione delle ultime elezioni regionali in Umbria, quando l'amministratore ha guidato, quale candidato presidente, una coalizione "civica e di centro-destra", com'è solito definirla.


"Siamo ripartiti da quella notte - incalza Ricci - in cui abbiamo sfiorato il miracolo di conquistare una regione storicamente legata al centro-sinistra e alla sua forte rete amministrativa, riducendo la distanza tra le due coalizioni dal 20% al 3,5%". Se si considerano anche quelli diretti al candidato presidente, le liste civiche in Umbria hanno ottenuto 45.558 voti, pari al 12,5% su scala regionale, raggiungendo in alcuni comuni addirittura punte del 20-25%. Un risultato che ha spinto l'Ingegnere ad utilizzare quell'esperienza come volano per un nuovo percorso politico.
L'ex sindaco ribadisce, pure dinnanzi alle perplessità di qualche critico, la validità della scelta di costruire un'ampia coalizione di governo regionale, capace di comprendere anche la forza, forse scomoda ma senz'altro propulsiva, di una Lega Nord che, sotto la segreteria Salvini, ha effettivamente intercettato un largo consenso, raggiungendo in Umbria un impensabile 14%: "Ci sono analogie, sebbene sul piano comunicativo e dell'approccio probabilmente si registrano delle divergenze tra noi e la Lega o Fratelli d'Italia, ma - prosegue Ricci - la mia esperienza di amministratore, sia come vicesindaco che come sindaco, include già da molti anni scelte e provvedimenti parimenti focalizzati sulla sicurezza e sulla legalità, rispetto ad emergenze come quelle legate alla criminalità o alla presenza di campi rom abusivi".
Secondo l'ex sindaco della città serafica, dunque, si osservano atteggiamenti, modi e probabilmente anche alcuni valori politici diversi tra l'area civica/moderata e l'area della destra più intransigente, ma la concretezza della politica sta nei contenuti ed "è sulla base di ciò che si è fatto, che si viene giudicati dall'elettorato". Il Movimento Civico per l'Italia vuole, dunque, andare oltre alcuni degli stilemi della politica tradizionale per abbracciare il mondo dell'impresa, della famiglia e del commercio, oggi in seria difficoltà, senza seguire - come sottolineato anche negli interventi successivi - la logica del facile consenso e della demagogia, ma cercando di promuovere una costruttiva attitudine all'innovazione "anche attraverso una maggiore sinergia - ha specificato Ricci - tra impresa e mondo bancario".
Sul piano operativo, Ricci e i suoi hanno già messo in cassaforte il marchio ed il nome, registrandoli ufficialmente e dicendosi stupiti per aver appreso che, nonostante vari proclami e rivendicazioni, nessuno aveva mai pensato di individuare un brand politico così semplice e diretto allo scopo di dare forma e consistenza a quell'area dei moderati "di cui recentemente si è molto parlato in Italia". Pare scontato il riferimento a Silvio Berlusconi, che durante la scorsa campagna elettorale aveva speso grandi parole di sostegno e apprezzamento per Ricci, come candidato, come amministratore ma anche e soprattutto come 'demiurgo' politico.
Ricci è ora pronto a lanciare il nuovo Movimento Civico per l'Italia e a strutturarlo sulla base di quello che definisce un "modello leggero, dal basso e a basso costo, creando una 'rete informale' fra gli aderenti", a partire dalla nostra regione. Tuttavia, nulla sarà lasciato al caso o all'improvvisazione. Decisiva - secondo Ricci - resta la formazione politica, da acquisire "attraverso incontri sui temi etico culturali e di tecnica amministrativa". Sebbene siano passati solo cinque mesi dall'esito elettorale, Ricci tiene a precisare l'intensità dell'attività svolta finora in Regione con "oltre 60 atti presentati, fra mozioni e disegni di legge".
La presenza di molti candidati e consiglieri eletti in tutto il territorio umbro alle scorse regionali ha dato maggior risalto all'incontro, mentre la partecipazione di Pietro Staderini, consigliere eletto al Comune di Siena, e di altri rappresentanti politici toscani ha sintetizzato una prima embrionale capacità espansiva del progetto nazionale. "Noi dall'Umbria cerchiamo di fornire un contributo - sottolinea Ricci - ma i gruppi civici vicini al centro-destra devono costruire velocemente una concreta alternativa".

Andrea Fais –Agenzia Stampa Italia

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