447x300xcommissioni(ASI) Perugia. "Bene la previsione di una nuova regolamentazione di un settore in enorme crescita. Prevedere però maggiori controlli, allargando le competenze dai Comuni alla Polizia provinciale, prevedendo anche maggiori sanzioni.

Questo a salvaguardia della qualità e a tutela dei consumatori. Dare vita ad un Tavolo a livello comunale per una ottimale applicazione della legge. Inserire al testo legislativo una clausola valutativa che annualmente fotografi fedelmente il settore". È quanto emerso ieri in Seconda Commissione, presieduta dal vice presidente Massimo Mantovani, nel corso di un'audizione alla quale hanno preso parte molti soggetti interessati all'iniziativa legislativa della Giunta regionale che prevede una nuova "Disciplina delle sagre, delle feste popolari e dell'esercizio dell'attività temporanea di somministrazione di alimenti e bevande". Il testo di legge proseguirà il suo iter in Commissione con l'analisi dell'articolato, prima di arrivare al voto e, quindi, approdare in Aula per l'approvazione conclusiva.

Interventi:
MICHELA MARTINI (Confcommercio): "PREVEDERE MAGGIORI CONTROLLI IMPEGNANDO ANCHE LA POLIZIA PROVINCIALE - Abbiamo accolto con favore la volontà della Regione di modificare la normativa in vigore che regola una realtà in continua prolificazione. Vanno previsti maggiori controlli per i quali, oltre ai Comuni va impegnata la Polizia Provinciale. Bene puntare sulla valorizzazione dei territori e dei prodotti enogastronomici. Sarebbe importante prevedere l'obbligatorietà dell'elenco dei fornitori delle materie prime dei semilavorati a tutela dei consumatori. Prevedere inoltre una clausola valutativa sulla qualità delle manifestazioni, sui controlli effettuati e sulle sanzioni emesse. Il nostro auspicio è che questa nuova legge possa entrare in vigore sin dal prossimo primo gennaio".
ANTONIO PUCCI (Comitato perugino dell'Unione Nazionale ProLoco d'Italia-Unpli): "LA REGIONE DIA DISPOSIZIONE CHIARE AI COMUNI - Per quanto attiene all'elenco della provenienza dei prodotti, le Pro loco lo stanno facendo da oltre dieci anni. Auspichiamo che i Comuni che dovranno mettere in pratica la nuova normativa abbiano avuto per tempo disposizioni chiare da parte della Regione".
FRANCESCO FIORELLI (Presidente Comitato regionale Unpli Umbria): "PORTEREMO QUATTRO SAGRE AD EXPO 2016 - Un grazie alla Regione per aver messo mano ad una questione ormai antica. La nostra piccola Umbria sarà la prima Regione italiana a legiferare in proposito. Il nostro impegno, già rimarcato nel corso del Consiglio nazionale Unpli, è quello di portare ad Expo 2016 a Milano quattro sagre, tra le più rappresentative della regione. Sarebbe auspicabile ed importante prevedere tavoli comunali in cui discutere dell'applicazione della legge e quindi della regolamentazione di manifestazioni per le quali i Comuni dovranno anche prevedere il non accavallamento tra di esse".
MASSIMO CAMERIERI (Movimento consumatori): "Pienamente condivisibile l'impianto di questo disegno di legge che va a normare ulteriormente un fenomeno in costante crescita. Rileviamo comunque un eccesso di limitazioni per quanto concerne la superficie per le attività e per la somministrazione di cibi e bevande. Per quanto riguarda le Feste popolari va rivista la percentuale del 60 per cento di prodotti provenienti da filiera corta, a km zero e di qualità. Si tratta di una limitazione alla libera iniziativa perché non si tiene conto della possibile organizzazione di eventi da parte di comunità straniere presenti nel territorio, che magari vorrebbero utilizzare loro prodotti caratteristici".
MELLITO ALCINI (Pro loco Massa Martana): "CONTEMPLARE AL MEGLIO LE ESIGENZE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI E QUELLE PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO - È di indubbia importanza la regolamentazione che la Regione ha deciso di dare a questo settore. Vanno comunque contemplate al meglio le esigenze delle attività commerciali e quelle di valorizzazione del territorio che passano indubbiamente nelle sagre e nelle feste popolari".
ADRIANO TOFI (Comitato Unpli Assisano): "NECESSARI MAGGIORI CONTROLLI E SANZIONI PIÙ SEVERE - Bene la redazione di queste nuove norme che riservano un importante riconoscimento per le Pro loco che dovranno, tra l'altro, fungere da 'registi' nell'assegnazione del premio per le migliori sagre della Regione. Servono maggiori controlli sulle manifestazioni. Le sanzioni previste sono troppo modeste".

Scheda Ddl 'Disciplina delle sagre, delle feste popolari e dell'esercizio dell'attività temporanea di somministrazione di alimenti e bevande'
La Legge punta principalmente a recuperare lo spirito originario del termine 'sagra' attraverso la garanzia della vera promozione delle tipicità locali, enogastronomiche e culturali, nonché una maggiore tutela per i consumatori.
Viene previsto un percorso di riconoscimento normativo delle SAGRE AUTENTICHE E DELLE FESTE A CARATTERE POPOLARE, distinguendole da altri eventi spuri ed estemporanei, puntando su una promozione locale, regionale e nazionale. E dal 2015 prenderà vita un premio annuale denominato 'SAGRA ECCELLENTE DELL'UMBRIA' quale riconoscimento per le sagre che si distingueranno per il totale utilizzo di prodotti tipici e di qualità, per la mancata produzione di rifiuti indifferenziati e per altri aspetti legati alla legge. Giudice e regista di tutto ciò viene riconosciuta l'Unione nazionale Pro Loco d'Italia (Unpli) Umbria. Il premio consiste in 10mila euro complessivi da suddividere tra le prime tre classificate.
Previsto il LOGO 'Sagra tipica dell'Umbria', che potrà essere utilizzato esclusivamente da manifestazioni con finalità precise legate alla valorizzazione di un territorio mediante l'utilizzo e la somministrazione di uno o più prodotti o lavorazioni di carattere enogastronomico aventi rappresentatività culturale o identitaria rispetto al territorio stesso.
Gli alimenti somministrati e indicati nei menù dovranno provenire, per almeno il 40 per cento, da prodotti inseriti nell'elenco regionale dei PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI o comunque classificati e riconosciuti come 'DOP', 'IGP', 'DOC' e 'DOCG' dalla Regione Umbria. In alternativa, gli stessi dovranno provenire, per la stessa percentuale da prodotti di filiera corta, a chilometri zero e di qualità. In ogni caso, almeno il 60 per cento dei piatti, dovrà essere riferito ai prodotti o alle lavorazioni caratterizzanti la sagra stessa e previsti dai regolamenti comunali.
In merito alle FESTE POPOLARI, ovvero la tipologia di manifestazioni organizzate esclusivamente o prevalentemente per finalità culturali, storiche, politiche, religiose, sportive e di volontariato, non necessariamente legata alla valorizzazione del territorio, con esercizio di attività di somministrazione, esse dovranno comunque contribuire alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari umbri attraverso la somministrazione di alimenti provenienti per almeno il 40 per cento, da filiera corta, a chilometri zero e di qualità.
Le manifestazioni che rispetteranno i precisi parametri ed indicazioni contenute nella legge entreranno nel CALENDARIO REGIONALE DELLE SAGRE E DELLE FESTE POPOLARI che sarà semplificato rispetto al passato e pubblicato nel portale regionale.
Viene stabilito un LIMITE MASSIMO DI 10 GIORNI per l'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande legato alle sagre e feste popolari, con una norma transitoria che prevede una moratoria di tre anni per adeguarsi ai parametri temporali, per le sagre e feste che attualmente hanno una durata maggiore. Per quanto riguarda gli spazi riservati al pubblico, appositamente allestiti e destinati ad attività di somministrazione di alimenti e bevande, non potranno essere superiori, nelle 'sagre' al 70 per cento e nelle 'feste popolari' al 50 per cento della superficie complessiva a disposizione dell'area interessata dalla manifestazione, escluse le aree destinate a parcheggio.
Dovranno obbligatoriamente essere previsti PARCHEGGI riservati a soggetti diversamente abili, idonei servizi di vigilanza, assicurati anche mediante l'ausilio di associazioni di volontariato o di protezione civile, servizi igienici per il pubblico di cui almeno uno per soggetti diversamente abili raggiungibili in autonomia e sicurezza.
Il Comune, attraverso un proprio REGOLAMENTO, disciplinerà le modalità di comunicazione dell'elenco dei fornitori delle materie prime o dei semilavorati, nonché l'ordinato svolgimento delle sagre e delle feste popolari evitando la sovrapposizione di date e di luoghi di svolgimento, coordinandosi se necessario con i Comuni limitrofi per lo spostamento di date e di luoghi di sagre e feste popolari già inserite nel calendario regionale.
Per quanto riguarda i RIFIUTI, sarà obbligatorio puntare sulla eco sostenibilitá attraverso la dotazione di contenitori per la raccolta differenziata, con particolare riguardo alle zone di preparazione di alimenti e bevande e di somministrazione dei pasti.


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