sanità 2(ASI) -"Le professioni sanitarie sono una componente essenziale del sistema sanitario e la Regione vuole lavorare per la loro valorizzazione, in modo da avere ricadute positive nei servizi che vengono erogati sull'intero territorio regionale". Lo ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell'incontro che si è svolto questa mattina, venerdì 5 dicembre, a Palazzo Donini con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl ed Uil Funzione pubblica ed i presidenti dei Collegi e delle Associazioni rappresentanti le professioni di infermieri, ostetriche, tecnici della riabilitazione, tecnici della prevenzione, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia e dietisti che hanno costituito un Coordinamento regionale. All'incontro ha preso parte il direttore alla Sanità della Regione Umbria, Emilio Duca.


La presidente Marini ha aggiunto che "la riunione di oggi ha rappresentato l'avvio di discussione su una serie di problematiche che d'ora in poi, attraverso la costituzione di un tavolo stabile di consultazione che metta insieme Regione, Aziende Sanitarie, sindacati, Collegi ed associazioni delle professioni, si occupi stabilmente di tutte le problematiche del settore ed anche di quegli aspetti gestionali che potranno consentire migliori ed innovativi servizi. Tutto ciò - ha aggiunto la presidente - diventa molto importante anche alla luce delle riforme che si stanno prospettando a livello nazionale e che potrebbero incidere ancora profondamente sui sistemi sanitari regionali".
"L'Umbria oggi può presentarsi con i conti a posto e servizi sanitari di qualità - ha sottolineato la presidente Marini - ma vogliamo continuare nel miglioramento ed è per questo che, parallelamente alla discussione sui tavoli nazionali, porteremo avanti una grande fase di partecipazione del nuovo Piano sanitario regionale con tutti i soggetti interessati".
Per quanto riguarda la valorizzazione degli operatori e una loro maggiore partecipazione al sistema dei servizi sanitari regionali, la presidente ha annunciato un prossimo incontro con i Direttori generali delle Aziende sanitarie "che dovrà portare all'approvazione da parte della Giunta regionale di un atto di indirizzo che definisca modelli organizzativi omogenei del servizio delle professioni sanitarie su tutto il territorio regionale".


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