diga 1 0(ASI) In chiusura della riunione del Tavolo verde, che si è svolto questa mattina, martedì 23 dicembre, nella sede regionale del Broletto, l'assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini ha dato notizia dello sblocco di lavori di realizzazione della Diga sul fiume Chiascio. Proprio ieri infatti il Consiglio di Stato ha deciso sull'affidamento dei lavori, che era stato oggetto di ricorso, aggiudicando l'opera al consorzio di imprese secondo classificato nella gara di appalto svolta dall'Ente irriguo Umbria-Toscana. "Questa decisione, ha affermato l'assessore Cecchini, che sblocca un opera di quasi 39 milioni di euro, consentirà ora di avviare rapidamente i lavori, la cui conclusione è prevista nei prossimi tre anni".


L'invaso sul fiume Chiascio è una componente fondamentale del sistema che, comprendendo la diga di Montedoglio, costituisce nel suo complesso la riserva idrica più importante dell'Italia centrale. L'opera, avviata da decenni è indispensabile per il futuro dell'agricoltura e l'approvvigionamento idrico di una vasta parte dell'Umbria" ha sottolineato l'assessore Cecchini. L'Ente Acque Umbre-Toscane aveva inizialmente aggiudicato la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori dell'intervento di stabilizzazione e messa in sicurezza del versante destro dell'invaso e dell'opera di presa della diga di Casanuova sul fiume Chiascio, (per un importo a base di gara di oltre 29 milioni e 400mila euro rispetto ad un quadro economico complessivo di circa 39 milioni di euro) al raggruppamento classificatosi al primo posto. Successivamente, a seguito di ricorsi, il Tar aveva assegnato l'opera all'Associazione temporanea di imprese con mandatario il Co.Im.Pa. (Consorzio Imprese Parmensi con sede a Parma) che era giunta terza. Il Consiglio di Stato, con la sentenza di ieri, ha dato ragione al secondo classificato nella gara, il raggruppamento d'imprese umbre che ha come capofila l'impresa Giovannini, che ora potrà iniziare i lavori.
"Dopo l'aggiudicazione dell'appalto, andranno avanti le procedure per avviare i lavori per la messa in sicurezza dell'invaso nel più breve tempo possibile – ha detto l'assessore Cecchini – Nel giro di tre anni, in cui proseguiranno anche le opere di adduzione, si arriverà al pieno impiego di una grande opera, interamente umbra, indispensabile per l'agricoltura e per il benessere degli umbri. Assicurerà, infatti, le risorse necessarie per il fabbisogno irriguo e le necessità idropotabili di ampie aree della regione e – ha ricordato -, insieme alla diga di Montedoglio sul Tevere, darà il suo rilevante contributo all'equilibrio idrologico del lago Trasimeno".