CristinaRosetti(ASI) Perugia. Intervista a Cristina Rosetti, Portavoce e Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle - Comune di Perugia sulla vicenda dei rifiuti.

.

Oggi c’è stata una conferenza importante sulla questione rifiuti, voi siete stati molto determinati nel chiedere molte dimissioni, ci spiega di chi e perché le chiedete?

«Assolutamente, chiediamo le dimissioni innanzitutto per il Comune di Perugia del Vice Sindaco Barelli, in questi due anni e mezzo vi assicuro che la battaglia più grossa che abbiamo fatto è quella sui rifiuti e abbiamo detto che i campanelli di allarme sull’inefficienza del servizio e quindi le percentuali di scarti che mettevamo in discarica e che quindi annientano di fatto i risultati della raccolta differenziata ma anche l’altissimo costo del servizio le tariffe altissime perché basta paragonare cinque dati alle realtà virtuose che scopri che il nostro servizio è un servizio inefficiente, bisogna controllare, verificare mettere la tracciabilità totale dei rifiuti inserire la tariffa puntuale, bisogna far pagare ai cittadini effettivamente per quello che non differenziano vai a valorizzare i cittadini virtuosi vai a penalizzare chi non differenzia ma penalizza anche un gestore che quando il cittadino differenzia non fa quello che deve fare sulla separazione dei materiali perché quando noi raccogliamo la raccolta differenziata le bottigliette piuttosto che altro materiale poi parte di quel materiale rifinisce in discarica. Siamo stati spesso e volentieri derisi e attaccati dall’Assessore Barelli invece di fare squadra con noi per migliorare un servizio che è quello più impattante in assoluto su questa città, ci ha derisi ci ha osteggiati noi abbiamo proposto una commissione civica sui rifiuti, dobbiamo commissariare questo gestore operativo, dobbiamo inserire cittadini competenti e associazioni che da anni denunciano le inefficienze e li dobbiamo mettere a controllare anche loro, la commissione civica ci deve dare un parere da almeno 3 mesi. Questo Assessore che si presentava come ambientalista e come colui che insieme a Romizi doveva cambiare il mondo, in realtà non ha fatto nulla di efficace per i cittadini, e quando i cittadini dicono che ha ridotto la tariffa TARI del 10% sappiate che questo non è stato fatto con un efficientamento ma con un taglio dei servizi e tutto questo è provato, bisogna portare il “porta a porta” in tutta la città, porta la tracciabilità e scopri gli evasori facendo pagare chi non paga e non scaricare i costi del servizio su chi invece paga.

La seconda dimissione la chiediamo al Sindaco Romizi, il Sindaco Romizi non è solo il Sindaco di questa città ma è anche il Presidente dell’Autorità d’Ambito cioè di quei 24 Comuni che secondo la magistratura sono stati truffati in questa gestione del servizio, che cosa ha fatto il Sindaco Romizi all’interno dell’Autorità d’Ambito cioè quell’Autorità che ha fatto l’appalto e quell’Autorità che doveva fare controlli penetranti per scoprire quelle che oggi si chiamano ipotesi di reato ma badate bene sono degli inadempimenti contrattuali di una gravità inaudita perché parlare di 27 milioni di euro per dei servizi che non hai fatto, vuol dire che l’Autorità controllando doveva andare a verificare se quei servizi si facevano.

Che cosa hanno fatto con 250 mila euro che il gestore doveva versare ogni anno per fare proprio il controllo e il monitoraggio della qualità dei servizi, l’Autorità d’Ambito ci deve rispondere, chiediamo la rimozione dei Dirigenti del Comune di Perugia e Dirigenti dell’Autorità d’Ambito che dovevano gestire la partita del controllo sul gestore sull’organizzazione dei servizi che è evidente a tutto il mondo che non hanno fatto quello che dovevano fare, non vogliamo sapere il perché ma ci interessa solo constatare che non sono adatti a gestire questa partita, evidentemente lo dimostrano i fatti.

Chiediamo le dimissioni del Presidente Marconi che non ha nessun know how nella gestione del servizio, il Sindaco Romizi lo ha nominato ignorando le proposte che noi abbiamo fatto, due curricula buoni, per la gestione del servizio da parte di chi il servizio rifiuti lo conosce e di chi ne può scoprire le magagne di chi può scoprire quello che non fa cioè cosa si nasconde dietro le inefficienze, ci ha ignorato completamente hanno fatto una spartizione anche nella nomina dei Presidenti delle partecipate per gruppettini politici perché la logica è sempre quella.

Chiediamo le dimissioni di due Consiglieri e lo chiediamo anche perché questi soggetti una volta nominati dovrebbero ogni anno relazionare singolarmente al Consiglio Comunale perché possa espletare il suo potere di controllo tutto quello che hanno fatto all’interno della società tutto quello che è successo all’interno della società, sappiate che da due anni e mezzo questi due signori non hanno presentato una riga di relazione della loro attività all’interno di questa società, queste sono persone che oggi ai cittadini di Perugia non servono.

Chi è stato truffato in questo contesto? Sono solo i cittadini che sono truffati anche se non in senso penale tutte le volte che le inefficienze del servizio vengono scaricate sulle loro tariffe, questo succede da anni con coscienza e consapevolezza, tutti sanno e tutti sapevano e chi di dovere non ha fatto nulla. Non solo non ci hanno ascoltato e voglio ribadire l’atteggiamento offensivo che hanno avuto questi politici nei nostri confronti che ci hanno deriso avendo ragione su tutta la linea. Noi tuteleremo gli interessi dei cittadini cercheremo di organizzare anche delle azioni se ci saranno i presupposti che poi le ipotesi di reato saranno comprovate in un processo perché abbiano indietro fino all’ultimo centesimo di quello che gli è stato tolto in maniera ingiusta.

Voi avete dato anche la soluzione, oltre ai maggiori controlli che dovevano essere fatti istituzionalmente, voi avete rilevato che non c’è una discontinuità dei risultati tra le precedenti amministrazioni del centrosinistra e ora con il centrodestra, inoltre avete fatto riferimento alle realtà virtuose per poter risparmiare e far risparmiare i cittadini dal punto di vista del pagamento della tariffa. Ci spiega questo passaggio che Lei ha indicato nella conferenza stampa?

«Assolutamente, noi in questi due anni e mezzo abbiamo fatto tantissime proposte, innanzitutto abbiamo proposto di inserire un sistema di tracciabilità, poi abbiamo proposto di inserire la tariffa puntuale.

La tariffa puntuale è quella tariffa che non è fatta sul presuntivo, che si basa sulla produzione dei rifiuti in base della metratura del mio immobile, lo capiscono tutti i cittadini che non può essere calcolata così, infatti la tariffa presuntiva è un modo per nascondere le inefficienze di un servizio perché ti da una entrata fissa a prescindere dalla produzione dei rifiuti se invece si comincia a calibrare una parte della tariffa sull’aspetto di quanti rifiuti ciascun cittadino produce allora anche i singoli elementi di costo vengono a galla e allora perché in questi anni nonostante le realtà virtuose dal 2001 abbiano la tariffa puntuale e qui siamo quasi nel 2017 il gestore ci dice di no perché la tariffa puntale è complicata da fare. Perché questi signori ci hanno detto sempre di no, gli strumenti c’erano è questo che devono sapere i cittadini.

Noi abbiamo considerato anche l’interdittiva che colpisce Gesenu; il socio privato era con l’acqua alla gola ed era il caso di riprendere la società con il totale controllo pubblico, il consorzio più virtuoso in Italia che è il consorzio Pontarina quando hanno avuto occasione la quota privata se la sono ripresa, perché il Sindaco Romizi e il Vice Sindaco Barelli non hanno operato per riprendere questa società?.

Attraverso la gestione dei rifiuti non solo si può dare un servizio efficiente al cittadino e di qualità sotto il profilo ambientale, possiamo creare posti di lavoro con l’industria del riciclo, perché il Sindaco non si batte per fare questo? Perché non l’ha ripresa questa società?

Tra l’altro l’altra cosa grave che hanno fatto non hanno mai modificato lo statuto per cui da statuto chi ha il vero controllo della società non è il pubblico ma è il privato.

In questi anni noi ne abbiamo proposte di tutti i colori.

Raccogli in centro piaccia o non piaccia con il sistema della tracciabilità lo abbiamo proposto noi e ottenuto noi, non se lo è inventato il Vice Sindaco Barelli nonostante quello che va a dire in giro, perché lui voleva fare dei cassonetti interrati sia in Piazza Matteotti che in Piazza Grimana e metterci dentro i rifiuti. Come fai a differenziare in quella maniera i rifiuti? L’unico modo per differenziare bene i rifiuti è il porta a porta che deve essere al 100% della città non l’hanno voluto fare, continuano a fare la raccolta stradale anche dell’umido e quello non è un buon modo per fare una raccolta di qualità perché con i materiali che differenziamo se fossero gestiti bene possiamo venderli e possiamo avere degli introiti con cui abbattere la tariffa e fare gli investimenti sugli impianti di recupero, questa è una gestione virtuosa dei rifiuti, non c’è nulla di tutto ciò che sia stato veramente sostenuto. Non siamo al primo mese di Consiliatura oggi noi dopo due anni e mezzo e oltre possiamo permetterci di dire che nella partita più importante che avevi da giocare dove potevi modificare gli equilibri hai mantenuto una perfetta continuità quando c’è stata l’interdittiva Gesenu la cosa che hanno fatto è mandare a fare l’Amministratore Delegato un uomo del pubblico il Dott. Dante De Paolis il Dirigente del Comune di Perugia che va a fare il Rappresentante Amministratore Delegato di una parte privata attenzionata da interdittiva antimafia , siamo alla follia politica, oltre che penso di altra natura, oggi ci sono tutti i presupposto per dire a questi signori che hanno fallito su tutta la linea magari se vi accompagnate piano piano alla porta è cosa positiva per la città.

Bisogna essere capaci di governare una città non si può essere solo di buone maniere e di bello aspetto perché gli altri non erano di buone maniere o di bello aspetto, bisogna essere capaci di governare una città e hanno dimostrato un’inadeguatezza totale rispetto a questa partita, poi ce ne sarebbero anche molte altre che qui poi non andiamo ad affrontare».

A cura di Redazione Agenzia Stampa Italia