PerugiaGubbio(UNWEB) Perugia. Alla fine il Perugia piega il Gubbio con due invenzioni di Terrani e Cerri che permettono a Brighi e Buonaiuto di andare in gol tra l’8’ e il 21’ della ripresa. Prima, la partita era stata impantanata dalla tattica attendista del Gubbio, obbligata e prevedibile, vista la differenza di categoria.

Il gioco del Perugia si impigliava puntualmente tra le linee della ragnatela eugubina e non trovava gli sbocchi necessari sulle fasce, dove i terzini non riuscivano a osare. La squadra di Cornacchini nei primi minuti ha anche avuto qualche occasione in ripartenza, sempre sulla destra, dove Alhassan non riusciva ad anticipare le chiusure e veniva costretto a rincorrere un De Silvestro in ottimo spolvero. Il tema tattico del primo tempo è stato questo e, nella staticità della partita, non è stato facile individuare elementi positivi. Certamente bene Buonaiuto, che sta digerendo l’adattamento a mezzala, anche se talvolta perde la posizione perché portato naturalmente a fare i movimenti del suo ruolo di origine, l’esterno alto. Dietro, Volta e Belmonte hanno fatto il loro e garantito sicurezza, Zanon ha fatto bene solo la fase difensiva e di Alhassan abbiamo detto: alla fine, Giunti ha confermato che il Perugia spera di avere un terzino sinistro per inizio campionato. In mezzo al campo, Brighi regista va a fasi alterne, e Giunti lo ha l’alternato in quel ruolo con Buonaiuto ed Emmanuello (discesa la sua prova, anche se la gestione del pallone deve essere più accorta) per dare minori punti di riferimento al Gubbio che chiudeva ogni linea di passaggio. Terrani da trequartista ha avuto lampi di luce, in primis l’assist per il gol di Brighi, ma il processo di adattamento al ruolo non può giocoforza essere ancora completo. Cerri e Frick in avanti hanno sofferto la scarsezza di palle giocabili, anche alte, e sono da rivedere in altre circostanze. L’ingresso di Bianco in regia al 52’ al posto di Frick, è sembrato cambiare le cose. Brighi ed Emmanuello (poi sostituito da Bandinelli alla mezz’ora) hanno potuto giostrare ai fianchi dell’ex carpigiano, mentre Terrani e Buonaiuto sono stati liberi di inventare alle spalle di Cerri. I due gol, non per caso, sono nati proprio dalle ricordate combinazioni Terrani-Brighi e Cerri-Buonaiuto. Poi il gol del Gubbio, con un tiro della domenica di Cazzola, che ha riaperto i giochi. È un finale in trincea, perché le forze erano calate. Ma nessun rischio, la vittoria è stata messa in fresco. Ora a Benevento, tanto per riaprire ferite e ricordi recenti, sperando di poterle rapidamente elaborare. Daniele Orlandi


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