(ASI) Oggi ha preso il via presso l’Hotel “Delfina Palace” di Foligno (PG) la 2^ giornata del Campionato Nazionale di Showdown* – serie “B". Evento ludico che nei giorni 09-10 e 11 marzo vedrà gareggiare 24 atleti maschi e femmine ipo- e non-vedenti provenienti da tutta Italia.

La manifestazione sportiva è stata possibile grazie all'attiva ed intraprendente capacità organizzativa della Delegazione Regionale FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) e dell’Associazione Perugia Torball che hanno voluto portare in Umbria questo rilevante appuntamento agonistico nazionale. Le gare sono valide per la promozione alla serie “A”, a cui accederanno i 3 migliori atleti femminili e maschili. Mentre gli ultimi 3 di ciascuna categoria retrocederanno. L'iniziativa è stata possibile anche grazie al cocncreto sostegno dell' Antica Norcineria Figli Ansuini e Conad – Antonio Pettinelli. Mentre preziosissimo è stato il servizio offerto dalla Croce Rossa Italiana di Perugia.

Lo Showdown è un'attività sportiva che si sta diffondendo in Italia ed in tutto il mondo. Per questo riscontro di gradimento la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi, insieme al Comitato Italiano Paralimpici, sperano che questa disciplina ludica venga inserita nelle Olimpiadi Paralimpiche del 2024.

All'iniziativa non ha voluto mancare e portare il saluto , il Generale Domenico Ignozza, presidente del Comitato della Regione Umbria del CONI. Mentre per la

FISPIC era presente la Consigliere Nazionale, in quota atleti, Maria Pia Lanni. Invece in rappresentanza della FISPIC regionale Sergio Brunacci e Luca Crocioni che è il presidente dell' l’ASD Perugia Torball , un'associazione sportiva che pè stata fondata nel 1997 e che si occupa di far praticare sport a disabili visivi in diverse attività fra le quali il Torball, Golball, Scacchi e Showdown.


Redazione Agenzia Stampa Italia

 

 

 

*Lo “showdown” è stato inventato negli anni ’80 da Joe LEWIS, cittadino canadese non-vedente, ed è una disciplina sportiva praticata da atleti sia ipo- che non-vedenti, i quali giocano bendati in osservanza al principio delle “pari opportunità”; l’incontro è disputato tra 2 atleti dello stesso sesso su un particolare tavolo rettangolare (cm. 366 x 122), con al centro uno schermo trasparente che lo divide in due aree uguali, alle estremità delle quali vi è una porta: scopo del gioco è lanciare nella porta avversaria – utilizzando una paletta di legno o di altro materiale resistente – una pallina di colore giallo (diametro: cm. 6) in materiale plastico contenente alcune piccole biglie di acciaio per consentire ai giocatori di percepirne i movimenti, facendolapassare sotto lo schermo; vince chi totalizza per primo 11 punti.