FB IMG 1525075476918(UMWEB) Bastia Umbra. 29 Aprile 2018 l'impresa è compiuta. Una cavalcata trionfale, quella del Bastia, che parte da lontano, dalle mille difficoltà per arrivare alla conquista della Serie D. Categoria questa che spetta di diritto ai biancorossi per quanto visto in campo, in panchina e sugli spalti. Perché se i protagonisti verranno ampiamente elogiati è giusto citare anche tifosi, non solo fonte di piccoli, ma vitali, incassi come per molte squadre di eccellenza, ma vero e proprio uomo in più per questo Bastia sia in casa che in trasferta e che, anche nel giorno della promozione, hanno dato spettacolo.
Stagione sportiva 2015/16


Il Bastia costruito male e gestito peggio nella precedente annata e retrocesso in eccellenza viene rilevato da Sandro Mammoli che prende una società ormai a terra, ma la sua creatura come una fenice è capace di risorgere dalle ceneri. Solo con le persone giuste al posto giusto la Chiesa può tornare al centro del villaggio, così il neo-Patron mette a posto i tasselli principali, circondandosi di uomini, prima ancora che di dirigenti. Su tutti c'è un altro simbolo della rinascita, il DS Luca Bordichini, uno che in campo non mollava mai ed era sempre in prima linea quando c'era da lottare e che da dirigente, davanti ad una sfida del genere, non poteva che uscirne vincitore. La vera svolta però arriva quando a sedere sulla panchina del Bastia è Luca Grilli, vedere il curriculum calcistico per capirne le doti tecniche, guardarlo durante partite ed allenamenti per intuirne le doti umane. Mister Grilli, da calciatore, è cresciuto nel Perugia di Luciano Gaucci con cui vinse uno scudetto primavera, dopo una buona carriera da centrocampista dai piedi educati, appende le scarpette al chiodo e le soddisfazioni e i risultati non tardano ad arrivare nemmeno nelle vesti di allenatore. Su tutte la vittoria del campionato di eccellenza con il Villabiagio. Grilli in poche parole è un professionista nei dilettanti, sa come si vince, ma c'è bisogno di tempo. La prima annata è da subentrato e conduce la squadra verso la salvezza. Nella seconda stagione la squadra è sotto le sue mani dall'inizio e si vede. Dopo essere stato a lungo in testa crolla nel finale e termina ad un passo dall'obiettivo. Il terzo tentativo si sa, è sempre quello buono. Per Mister Luca Grilli ed il Bastia è Serie D. Una stagione da protagonista, ma non senza tensione, giusto dare merito alle avversarie di averci provato fino alla fine, ma in tutte le categorie è nei momenti importanti che le squadre vere escono fuori. Il Bastia dagli scontri diretti esce trionfante, soprattutto al ritorno quando pur non giocando benissimo agguanta un pareggio di carattere contro il Cannara e centra una vittoria pesantissima all'ultimo respiro contro la Subasio sfruttando uno schema da corner, perché i dettagli fanno la differenza se si vuole vincere ed il successo passa anche da questi risultati. Saltiamo qualche passaggio per concentrarci sull'ultima giornata che è un po' il riassunto del campionato e da il giusto merito a chi in campo ci mette gambe, sudore e passione. Il tabellino offre subito l'assist, Missaglia, Stirati, Bura, nel mezzo il gol di Urbanelli che passa inosservato per un 3-1 finale. Re Claudio fa quello che gli riesce meglio, il fenomeno. Mette la palla in rete e regala giocate di un'altra categoria. Dove gli altri vedono un pertugio lui vede autostrade. L'applauso al momento dell'uscita dal campo se lo merita tutto, un ragazzo prestato al dilettantismo dal grande calcio, la sua storia per intero la racconteremo un altro giorno magari, ci basta dire che Missaglia cresciuto nel Milan con il sogno di San Siro, oggi guida i biancorossi ad una vittoria storica e per i presenti allo stadio è un privilegio vederlo accarezzare quel pallone che per lui è stato tutto, croce e delizia. Speedy Stirati è imprendibile, mostra le sue accelerazioni e frenate anche oggi che è una giornata decisiva. L'estro non manca, così come la freddezza dagli undici metri quando trasforma il rigore più importante della sua carriera. Top Gun Bura infine non poteva non mettere il suo nome tra quello dei marcatori, poco importa se il classe '95 scippa sulla linea di porta il gol a Rosignoli, è una giornata di festa e con una risata tra i festeggiamenti si può perdonare tutto. Il trio delle meraviglie è al completo, anche sui tabellini. Gli attaccanti fanno la differenza, ma sono il gruppo, la compattezza e la solidità a fare i risultati. E allora se il capitano Marchetti vive una seconda giovinezza, Pinazza veste i panni del geometra, il motorino Benedetti è instancabile, The Wall Fiorucci affiancato da Zanchi e Mammoli formano una difesa da primato e hanno la sicurezza del gatto Lillacci alle loro spalle, con una rosa completata da valide alternative e fuoriquota di livello, la festa è servita.
Si può toccare il fondo e risalire, chiedere a Sandro Mammoli, chiedere al Bastia, che dalla prossima stagione tornerà a disputare il campionato di Serie D. Si, è successo Davvero.
Complimenti!

-Luca Labonia