foto firma protocollo CONI - Carcere Perugia(ASI) Perugia. Il presidente del Coni regionale Umbria Domenico Ignozza e la direttrice della Casa Circondariale di Perugia, Bernardina Di Mario, hanno siglato ieri un protocollo d' intesa che da avvio al progetto "Sport in Carcere" che a livello regionale rappresenta la realizzazione sul territorio dell'accordo siglato a fine 2013 tra il Ministero di Grazie e Giustizia ed il Coni.

"Si tratta di un' accordo molto importante - ha dichiarato il presidente del Coni regionale Domenico Ignozza - in quanto lo sport è stato riconosciuto quale strumento fra i più idonei per il recupero della popolazione carceraria. Soprattutto in questa fase di sovraffollamento delle carceri italiane - ha proseguito - lo sport può contribuire in maniera determinante a migliorare la condizione psico-fisica del detenuto che avrà modo di non lasciarsi andare alla depressione ma al contrario avrà un'occasione unica per migliorare se stesso, di rimettersi in gioco e di creare relazioni e socializzare"

Molto soddisfatta della sigla dell'accordo anche la direttrice della casa circondariale Bernardina Di Mario. "Abbiamo ritenuto giusto aderire a questo progetto con un Ente estremamente rappresentativo come il Coni che siamo certi contribuirà sviluppare le attività sportive tra gli ospiti della casa circondariale nel modo migliore, consapevoli del valore rieducativo dello sport – ha commentato la direttrice – Un accordo reso ancor più importante se consideriamo che all'interno della nostra struttura esistono diversi impianti sportivi tra cui la palestra e il campo sportivo che in questo modo potranno essere utilizzati appieno"

Grazie alla disponibilità dei dirigenti della casa circondariale di Perugia e dei presidenti delle federazioni sportive, scelte direttamente dagli interessati, sarà possibile, attraverso lo sport e le sue regole, migliorare la condizioni dei reclusi sia maschi che femmine. Tre le federazioni che fino a fine anno si alterneranno all'interno della casa circondariale di Perugia ci saranno il calcio e la pallacanestro per la popolazione carceraria maschile, la danza sportiva per quella femminile.