pg tn 1(ASI) Civitanova Marche. Quando le giornate non sembrano essere quelle giuste l’antidoto è il gruppo. Così la Sir Safety Conad Perugia, battendo in quattro set l’ostica Itas Trentino, si è guadagnata nonostante un Podrascanin a mezzo servizio il diritto a giocarsi contro Modena la riconquista della Supercoppa dopo averla vinta su questo parquet due anni fa e persa malamente in casa all’inizio della scorsa stagione. La forza del collettivo, anche se va detto che esso sta assimilando piano piano il credo tattico di Vital Heynen e a sprazzi si è visto, è stata dunque la chiave per battere per la prima volta in questa stagione una delle grandi della Superlega e questo non può per far bene al morale della truppa in vista dello scontro finale di domani. Si gioca alle ore 18 e con questo spirito non è certo impossibile pensare di detronizzare i canarini modenesi. 
 
LE CIFRE – È finita 3-1, ma le differenze sono proprio impercettibili. In ricezione i dati si attestano al 41% di Perugia e 38% Trento, mentre in attacco il conto è esattamente pari (48%). Per riconquistare il trofeo sicuramente bisognerà prendersi meno murate (netta prevalenza avversaria 15 vs 6) e mantenere questa prevalenza al servizio (8 ace vs 4). Vedremo se basterà: Modena è una squadra capace di difender bene e lo ha dimostrato nella semifinale vinta con lo stesso punteggio contro i padroni di casa della Lube. Tra i singoli bene Atanasijevic, 20 punti, e Leon, 19. Sta tornando sui suoi livelli anche Lanza, 12 volte a referto.
 
LA CRONACA – Heynen lascia inizialmente a riposo Podrascanin, non al meglio, al suo posto Russo. Perugia sembra avere una marcia in più in avvio con l’attacco di Atanasijevic che vale l’8-6. La formazione di Angelo Lorenzetti, fiutando il pericolo, inizia a tarare la ricezione e le cose iniziano a complicarsi. Il bomber serbo si fa murare da Kovacevic e Russell indovina l’ace del 9-12. C’è più cattiveria agonistica da parte di Trento nel difendere e l’esempio calzante è il muro subito da Leon ad opera di Candellaro (13-15). Lisinac e Russell allungano (18-22) e per Perugia non ci sarà nulla da fare. Chiude il mani out di Kovacevic e Trento va subito avanti.
 
Difficoltà anche in avvio di secondo set, con Kovacevic che alza nuovamente il muro (2-4). La sua squadra cala d’intensità e i Block Devils riescono a restare a contatto, fino a che l’allungo di Vettori sembra chiudere ancora una volta la speranza (16-18). Qui esce fuori la forza del collettivo, che riesce a sbrogliare una non facile matassa grazie ai servizi di Podrascanin e Plotnytskyi (24-22). Micheletto spara sulla rete ed è 1-1. 
 
Terzo set con la Sir che alza ulteriormente il livello di gioco e con il Potke spezza una prima volta l’equilibrio (13-10). Kovacevic è bravo a rimediare (13-13), ma Magnum e due muri di Ricci e De Cecco scavano il solco decisivo (17-13). Che viene ulteriormente incrementato da Lanza e Leon (24-19). Il servizio di Giannelli terminato sul nastro sancisce l’importantissimo 2-1 in favore dei Block Devils.
 
Il quarto parziale non inizia bene con Lanza che si fa murare (4-7) e Heynen costretto a chiamate il time out. Gli effetti non sembrano essere benevoli perché analoga sorte subisce Bata con Lisinac. Strada tracciata per il tie break? Qualcuno non è proprio d’accordo. Wilfredo Leon decide di vestire i panni di CR7 dapprima riavvicinando Perugia (10-11) con un ace, poi, sempre dalla linea dei quattro metri, indirizza la partita in suo favore (14-11). Lanza chiude sotto rete a Kovacevic (15-11) e poi piazza l’allungo decisivo (18-12). Ancora una battuta errata di Giannelli chiude le ostilità. Perugia va in finale ed è pronta a riportarsi a casa la Supercoppa.
 
SIR CONAD SAFETY PERUGIA – ITAS TRENTINO 3-1
 
PERUGIA: Leon 19, Russo, Atanasijevic 20, Lanza 12, Ricci 9, De Cecco 1, Colaci (L), Zhukouski, Plotnytskyi. Non entrati Piccinelli, Hoogendoorn, Burnelli (L), Tath. All. Heynen
 
TRENTO: Vettori 18, Russell 16, Lisinac 13, Giannelli 5, Kovacevic 14, Candellaro 4, Grebennikov (L), Michieletto, Codarin, Cebulj. Non entrati Daldello, De Angelis (L), Djuric, Sosa
 
PARZIALI: 21-25; 25-23, 25-21, 25-22
 
NOTE: spettatori 4120. Durata set: 26′, 33′, 27′, 25′. Totale 1 h e 51′

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