SantopadreCosmi(UNWEB) Perugia. La notizia, giunta nel pomeriggio di ieri, ha colto di sorpresa praticamente tutti tra addetti ai lavori e tifosi: il dopo Oddo si chiama Serse Cosmi. Il tecnico di Ponte San Giovanni, reduce da una non certo fortunata esperienza in quel di Venezia, torna a distanza di 16 anni su quella panchina che ha lasciato con tanta amarezza dopo quello spareggio contro la Fiorentina che ancora grida vendetta.
Per lui dunque si è presentata l’occasione per cancellare quel ricordo nefasto e le tante ed ingiustificate malelingue che sono succedute con la ricetta che da sempre lo ha contraddistinto: lavoro, passione e concretezza. Erano in tanti i tifosi che hanno letteralmente preso d’assalto il Curi e dintorni per una giornata che la piazza aspettava da tempo e questa mattina, presso la sala stampa dello stadio, si è svolta la presentazione.
 
Cosmi era accompagnato dal presidente Massimiliano Santopadre, che ha voluto spiegare come è maturata la scelta che gran parte dell’ambiente da tempo auspicava: “Sono molto felice di aver riportato Serse a casa nel corso della mia gestione ed orgoglioso di poter lavorare con lui. Sia chiaro, non ho mai avuto alcuna preclusione nei riguardi di alcun allenatore, ma faccio le cose quando ritengo giusto farle. Abbiamo ritenuto fosse l’anno giusto che questo potesse accadere, ma soprattutto che questa fosse la squadra per lui. C’è un progetto tecnico dietro. Il futuro non posso certo conoscerlo, stimo l’uomo e il tecnico, speriamo che i frutti siano quelli che desideriamo”. 
 
Mister bentornato. È avvenuto il contatto decisivo con Santopadre?
 
Direi che la cronologia su quando c’è stato l’incontro è riduttiva. Per me è importante essere qui. Sono tornato a casa, che non è la mia abitazione, ma il Curi. Torno nel posto in cui sono decollato. Non so se sono emozionato, ma di sicuro contento per il presidente che ha avuto la forza di riportarmi nella società della mia città. Mi ha ridato qualcosa che sembrava stesse morendo. Inoltre il mio pensiero va ad Oddo, che è stato un mio giocatore ed è un mio amico nonché un ragazzo molto sensibile. Mi fa ripartire dai playoff e non è certamente poco
 
Cosa pensi di poter trasmettere?
 
Non si può scegliere un allenatore per l’entusiasmo che può trasmettere, perché questo non è eterno. Contano i risultati e sono venuto per farli. Essere andato via da Perugia dopo quella partita mi ha rovinato internamente, mi sono sentito rovinato per tutti questi anni. Ma voglio mantenere un profilo bassissimo e mi sento di poter fare qualcosa di importante. Devo tirare fuori tutto me stesso ed è la situazione giusta per poterlo fare
 
Su quale aspetto dovrai intervenire quando vi ritroverete?
 
Nel breve periodo bisogna entrare nella testa dei giocatori. A volte lo si fa troppo tardi e quando ci riesci le squadre rendono. I calciatori devono giocare come se fossero dei debuttanti. Voglio che le mie squadre siano ricordare per il fatto che hanno ragazzi con fame e ambizioni. Tutti devono capire che il Perugia sarà un’occasione per dimostrare quanto possano ancora essere bravi, a prescindere dall’età. 
 
Domanda per Santopadre. Qual’è stato il colloquio che l’ha convita di più e perchè ha scelto di esonerare Oddo?
 
Chi mi ha convinto è stato Serse. Dovete sempre dare retta al sito ufficiale. Oddo? Ci tengo a ringraziarlo, a me queste scelte non piacciono, ma non sono un mangia allenatori. C’erano cose che non mi convincevano: non si era creato un gruppo e lo scollamento mi impauriva. Ho rivisto i fantasmi delle famose cinque sconfitte. Ci siamo lasciati da persone grandi e mature. Parlerò sempre bene di Massimo e del suo staff
 
Serse, che tipo di sistema di gioco pensi di poter attuare?
 
Ad oggi non è possibile poterlo dire. Bisogna conoscere le caratteristiche dei giocatori. Con quelle voglio andare a Napoli e giocarmi la partita
 
Hai tentennato nella decisione?
 
Se fai finta di farlo saresti un falso. C’è un muscolo che ti fa decidere e di sicuro c’è una grande emozione 
 
Tra i giocatori in cerca di rilancio c’è Falcinelli. Credi possa essere importante come giocatore?
 
Dire che lui possa essere più importante di un altro sarebbe scorretto. Il giocatore prescinde da tanti fattori e non deve ricordarsi nemmeno dove è nato. Credo si possa rimettere in gioco 
 
Che idea ti sei fatto di questa B dall’andamento bizzarro?
 
È bizzarro per chi non conosce questo campionato. Se noi pensiamo di poter vincere le partite solo perché abbiamo in rosa determinato giocatori è la volta buona che questo non accada
 
Che effetto ti fa vedere come dirigente Roberto Goretti?
 
Lo conosco sin da quando giocava negli allievi. Ha fatto una carriera importante come giocatore e poteva far di più, mentre da dirigente sa scegliere bene i calciatori e credo sia pa qualità migliore per un ds
 
Infine, quale qualità deve avere un calciatore?
 
Voglio giocatori con appartenenza, che mettano da parte tutti gli aspetti negativi e che si basino su valori semplici.