Caserta0410202Manca solo Monaco per Arezzo

Per Arezzo tutti disponibili meno Monaco. Sceglierò la formazione sia in base a valutazioni tecnico-tattiche, sia tenendo conto della condizione fisica, che per alcuni non è ancora ottimale e vedendo chi ha recuperato meglio. Spero di poter prima possibile avere tutti in condizione di fare i 90 minuti.

Confermare la crescita

Dalla prima partita siamo cresciuti, ma dobbiamo ancora lavorare tantissimo e non cullarci sulla vittoria di Ascoli in Coppa. Ad Arezzo sarà una partita diversa, con altri stimoli. Chiedo ai ragazzi di confermare la crescita sul piano della mentalità  che si è vista ad Ascoli. Dopo due partite non posso pretendere che abbiamo già una mentalità vincente, ma dobbiamo lavorarci, analizzando ogni partita per le cose buone e per quelle meno buone, e poi resettando tutto.

La formazione a prescindere dal mercato

Penso la formazione per Arezzo indipendentemente dal mercato, anche perché il mercato è imprevedibile e magari all’ultimo momento ti arriva qualche offerta per chi meno te lo aspetti; e questo certo non aiuta i giocatori a concentrarsi. Per me tutti fanno parte della squadra e sono utilizzabili per le partite finché sono al Perugia.

Lunghi

Lunghi è un ragazzo che si impegna molto, come tutti i giovani che abbiamo aggregato alla prima squadra. Non ho problemi a far giocare i giovani, per me durante la gara i giocatori sono tutti uguali e li faccio giocare se penso che possano dare qualcosa in più. Però Lunghi bisogna farlo crescere, non dargli troppe responsabilità dopo la prima partita in una piazza importante come Perugia.

Tutti possono giocare

Non sono un allenatore che non cambia la squadra se vince. Per me conta tantissimo il lavoro durante la settimana, durante la quale i titolari dell’ultima partita devono dimostrare di meritare la conferma, e chi non lo è stato di volerlo diventare. Se ritengo che sia utile, cambio le formazioni, anche perché così si danno stimoli e possibilità a tutti i giocatori.

Arezzo osso duro. Mi aspetto partita importante. 

L’Arezzo è una squadra che gioca bene, difficile da incontrare e che vuol vincere. Anche noi vogliamo però fare una gran partita, anche perché le vittorie come quella di Ascoli aiutano a crescere. Io comunque adesso guardo soprattutto alla presentazione, oltre il risultato, perché un risultato che viene senza gioco e senza progressi, non ti porta lontano. Dalla squadra ad Arezzo mi aspetto una partita importante, aldilà del risultato, con una crescita sia sul piano fisco che su quello tattico.

Duttilità

Ad Arezzo, come sempre, le mie squadre devono saper cambiare identità e atteggiamento secondo l’andamento della partita. Non sempre si potrà giocare cercando il fraseggio, come ad Ascoli. Qualche volta, per bravura degli avversari o per limiti tuoi, devi cambiare modo di giocare e, se serve, devi anche buttare il pallone fuori. Tenere palla e giocare con coraggio è importante, ma bisogna essere bravi a capire le diverse fasi e leggere i vari momenti della partita.

Melius abundare

Sulla fascia destra abbiamo molti giocatori? Per un allenatore avere abbondanza di interpreti è un vantaggio perché offre più possibilità. Se, come ho visto in questo mese, i ragazzi sono tutti per bene e tra loro c’è una sana competitività perché si sentono tutti titolari, questo è un bene. E poi, chi subentra dalla panchina può essere decisivo e io, di volta in volta, valuto chi può dare qualcosa in più subentrando.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia