presentazione Di Noia e Minelli 1Direttore sportivo Giannitti.
Giovanni Di Noia viene dal Chievo. È un giocatore duttile, con un curriculum importante. Siamo contenti di averlo a disposizione in rosa.
Stefano Minelli ha solo 26 anni, che per un portiere non sono molti, ma già conta 150 presenze in serie B, quindi anche lui è un giocatore di livello importante. Ha sposato il progetto Perugia con entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.

Di Noia, dopo tanti anni di serie B, come mai ha deciso di ripartire dalla C e da Perugia?
Ho deciso di rimettermi in gioco, questa è una piazza che nulla ha a che fare con la categoria, sono stimolato, voglio contribuire a riportare il Perugia dove merita. Speriamo di riuscirci.

Di Noia, quale è lo scopo per cui è venuto a Perugia? Far bene qui e trovare poi altre collocazioni in categorie superiori?
L’unico fine per cui ho scelto di venire qui è quello di far bene e aiutare la squadra a riconquistare la serie B. Proprio come anche l’anno scorso quando andai al Padova. Non ho altre finalità, anche perché è meglio vincere il campionato e conquistarmi la serie B sul campo.

Cosa vi ha colpito più nel Perugua e cosa ha vi ha detto Caserta?
Minelli: mi ha colpito il gioco che chiede il mister, che a noi portieri chiede di giocare molto la palla. Fa piacere questa importanza che Caserta dà al ruolo ed il coinvolgimento del portiere nel gioco.
Di Noia: mi ha colpito la compattezza del gruppo: tutti abbiamo in testa un unico obiettivo da raggiungere. Il mister ci e mi chiede di giocare molto la palla, di esser propositivi, e questo è un calcio che a me piace, perché può dare tante possibilità, come si è ben visto domenica scorsa.

Di Noia, lei è descritto come un giocatore duttile, capace di ricoprire più ruoli.
Si, mi adatto a diversi ruoli, anche terzino e esterno a sinistra, dono duttile. Poi mi piace inserirmi e cercare la conclusione appena ho un po’ di spazio per poterlo fare.

Minelli lei ha giocato a Padova l’anno scorso, e conosce il campionato. Chi vede favorito?
Si, l’anno scorso ero al Padova, dove siamo arrivati alle finali finali play off. Poi sono stato due mesi alla Spal, dove mi hanno cercato perché avevano casi di covid e dovevano coprire l’organico. Quanto al campionato, vi sono diverse pretendenti al titolo, oltre a noi penso a Padova, SudTirol, e anche la Triestina che ha un ottimo organico. E un occhio va dato anche a Cesena, Sambenedettese e Feralpisalò. Il campionato è lungo e non si deve sottovalutare nessun avversario, perché si può perdere con chiunque.

Di Noia, Caserta ha detto che lei sarà utile alla causa, e va aspettata la sua miglior condizione. A che punto siamo?
Attualmente sono in buone condizioni fisiche, anche se mi manca il ritmo partita e il minutaggio. Però, mi alleno per aumentare il mio rendimento e spero a breve arrivare al top della forma.

Minelli. Come mai ha scelto Perugia in serie C quando era alla Spal e lí si lottava per un’alta serie B? Vuol dire che è venuto a Perugia perché immagina di potersi giocare il posto da titolare?
Alla Spal ero chiuso da Berisha, dopo la sua guarigione dal covid. Quindi, non vedevo l’ora di trovare una squadra dove poter andare a giocarmi il posto da titolare, anche perché in carriera non ho mai fatto il secondo.

Minelli, quali portieri prende a modello ?
Non essendo tanto alto, mi ispiro molto a Iulio Cesar quando era all’Inter: nonostante non fosse un gigante, faceva parate mostruose. Adesso, comunque, il ruolo del portiere è anche un po’ cambiato, perché viene chiesto anche di giocare fuori area. Negli ultimi anni ho seguito con interesse anche Jan Oblak dell’Atletico Madrid.

E quali invece i giocatori che ispirano Di Noia?
Beh, centrocampisti bravi ce ne sono tanti. A me piaceva tantissimo Cambiasso ai tempi dell’Inter, per lo spirito che aveva e per i suoi tempi di inserimento come mezzala. Anche il Vidal della Juve mi piaceva tantissimo, perché faceva la differenza. Comunque, cerco di osservare un po’ tutti i più bravi per capire da loro i movimenti che fanno.

Di Noia, in passato lei è stato un giocatore della Ternana che, come sa, ha una grande rivalità col Perugia. In sede di trattativa ci ha pensato?
No, assolutamente, perché Perugia è una grande opportunità, è una piazza che di per sé da stimoli importanti.

Minelli, anni fa, quando giocava col Brescia, propiziò il pareggio dei suoi contro il Grifo nei secondi finali.
Non ci pensavo, me lo ha ricordato stamattina il magazziniere. Fu una gioia incredibile, perché io sono bresciano e perché capita una volta al mille che un portiere incida su un gol fatto dalla sua squadra.

Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia