BENDA 20210302 222803 65376(UNWEB) Perugia. “Un punto alla volta, con le unghie e con i denti”. Per scalare la montagna Modena era l’unica soluzione possibile e questo striscione sistemato in gradinata non ha fatto altro che fotografare il leit motiv di questa partita. Serviva un miracolo o quasi alla Sir Sicoma Monini Perugia per guadagnare la semifinale di Champions e il miracolo è accaduto. I ragazzi di Vital Heynen ce l’hanno fatta, soffrendo solo nel primo set probabilmente per la grande tensione accumulata in questa settimana, ma quando hanno ritrovato forza, convinzione e soprattutto ritmo di gioco non c’è stata più partita.
È finita con l’unico risultato possibile, vale a dire 4-0, comprensivo di golden set. È stata una caratteristica a permettere a questi ragazzi di compiere un’impresa che tutti i Sirmaniaci d’Italia e non solo ricorderanno a lungo: l’essere squadra. Esattamente ciò che è mancato al Pala Panini. I bianconeri attendono la prossima rivale che verosimilmente sarà Trento, vittoriosa all’andata a Berlino: il risultato di stasera deve comunque servire da lezione perché una condotta di gara come quella di Modena, se davvero si hanno grandi ambizioni, non può più essere tollerata.
 
LE CIFRE – Perugia è partita a rallentatore, patendo il muro difesa ospite, ma quando ha preso coscienza della propria forza non c’è stata più gara. La superiorità è stata netta ovunque: in battuta, con 8 aces a 3 (pur commettendo più errori, 19 vs 16), in ricezione (50 vs 34%), in attacco (47 vs 36%). Bianconeri che spadroneggiano anche a muro (13 vs 4). MVP manco a dirlo Wilfredo Leon, 24 punti con 2 aces e ben 4 muri,
 
LA PARTITA – Block Devils che partono contratti e molto fallosi al servizio (5 in totale le battute sbagliate nel set di apertura), ma nonostante tutto riesce a rimanere a contatto con Ricci (8-8). Modena alza la ricezione e le cose si complicano quando Vettori, grande protagonista di questo inizio partita, mura Leon (11-14). Malgrado questo Perugia riesce a serrare le fila e a rimettersi in carreggiata grazie al muro di Plotnytskyi su Lanza (18-18). Risale la fiducia e ancora un muro di Ricci regala un importantissimo 22-20. Palpitante il finale: Leon conclude al meglio uno scambio lungo e Vettori fallisce un contrattacco che sembra chiudere i giochi (24-21), ma prima lo stesso azzurro e un ace di Petric mettono i brividi (24-23). Leon però è lucido nel chiudere e Perugia passa in vantaggio.
 
L’approccio alla ripresa sembra essere migliore, ma i canarini non intendono mollare nulla e provano l’allungo con Mazzone (5-8), ma Leon veste i panni del fenomeno e mette a segno cinque punti, uno dietro l’altro (10-8). Il break è completato dal muro di Ricci su Petric (11-8). Modena prova a rialzare la testa con lo stesso grande ex (11-10), ma non ha fatto i conti con l’ultimo arrivato, Maciej Muzaj, che si presenta con il muro del 16-13. È l’episodio spartiacque perché ora tutti i fondamentali iniziano a girare al meglio. L’ace di Leon mette i giochi in ghiaccio (21-16) e a chiudere ci pensa Plotnytskyi. 
 
La Sir torna sul parquet caricatissima. Ter Horst dai nove metri rompe subito l’equilibrio (6-4) e successivamente inchioda Mazzone a muro (12-9). Plotnytskyi allunga (16-11), ma qualche errore di troppo consente a Modena di riavvicinarsi (18-16). Nessun problema: Muzaj e Leon rispediscono l’avversario a distanza di sicurezza (22-16). Chiude ancora il mani out di Plotnytskyi: è il punto che vale il golden set. Il primo obbiettivo della serata dunque è centrato, ma ovviamente non può bastare.
 
Serve ancora un ultimo sforzo e tenere il ritmo alto, cosa che ai Block Devils riesce alla perfezione. Modena non è praticamente mai in partita e i muri di Solè e Leon (8-4) danno un indirizzo ben preciso. Plotnytskyi, con tre ace consecutivi, squarcia la ricezione avversaria, e l’errore al servizio di Christenson chiude definitivamente la contesa e fa esplodere la gioia, assolutamente giustificata, di tutto il gruppo bianconero. 
 
SIR SICOMA MONINI PERUGIA – LEO SHOES MODENA 4-0
Parziali: 25-23; 25-18; 25-21; 15-5
PERUGIA: Solè 5, Travica, Leon 24, Ricci 10, Ter Horsr 7, Plotnytskyi 17, Colaci (libero 18%), Piccinelli, Zimmermann, Muzaj 3. Non entrati: Vernon – Evans, Sossenheimer (libero), Russo, Atanasijevic. All. Heynen
MODENA: Vettori 14, Petric 5, Stankovic 4, Christenson 4, Lavia 8, Mazzone 5, Grebennikov (libero 18%), Rinaldi 1, Porro, Karlitzek 2, Buchegger. Non entrati: Iannelli (libero), Sanguinetti, Bossi. All. Giani
ARBITRI: Cesare – Rapisarda
Durata set: 32′, 25′, 30′, 13′. Totale 1 h e 39 min
Perugia: battute sbagliate 19, ace 8 (1 Ricci, 1 Ter Horst, 2 Leon, 1 Solè, 3 Plotnytskyi), 50% ricezione (15% perfetta), 47% attacco, muri 13 (5 Ricci, 1 Ter Horst, 4 Leon, 2 Muzaj, 1 Plotnytskyi), 5 errori
Modena: battute sbagliate 16, ace 3 (1 Petric, 2 Stankovic), 34% ricezione (13% perfetta), 36% attacco, muri 4 (1 Christenson, 1 Vettori, 2 Lavia), 7 errori       
NOTE: gara giocata a porte chiuse