(UNWEB) Gubbio. Una partita decisa dagli episodi. Ma gli episodi vanno cercati e, quando capitano, sfruttati. Il Perugia perde il match nella ripresa dopo essere passato in vantaggio, aver difeso alla bell’e meglio per tutto il primo tempo, con gli attaccanti incapaci di tener su la squadra e nessuno in mezzo capace di farla girare. E la perde nel momento in cui, nella ripresa, il Gubbio sembrava al esser calato di energie.
Il Perugia ha rischiato di chiuderla un paio di volte: ma, come al solito, i grifoni non sanno approfittare delle situazioni in contropiede. Poi, un colpo di testa in mischia di Pellegrini consente ai padroni di casa di trovare un pari a quel punto insperato. E, poco dopo, un altro episodio più da avanspettacolo che da campo di calcio, con Fulignati che battezza male la traiettoria di un pallone calciato dalla tre quarti, rovescia il risultato e indirizza la gara. Il 3-1 viene su un rovesciamento di gioco col Perugia. Il 3-2 è del tutto ininfluente e il risultato finale di fatto estromette il Grifo dalla lotta per il primo posto, complicando anche quella per il secondo. La società e lo staff tecnico analizzino bene il momento e non si risentano per le critiche. Chi vuol operare a Perugia non può sottrarsi ad analisi approfondite e spiegazioni articolate. Le attenuanti ci sono, a partire dalle assenze e dal calendario serratissimo, ma sono solo attenuanti di errori comunque commessi e commessi ormai troppo spesso.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
