Schermata 2021 04 03 alle 17.47.03(UNWEB) Verona. Concentrato, determinato, deciso nei momenti topici, come poche volte gli era riuscito quest’anno. Così il Perugia approccia mentalmente  la partita di Verona e la gestisce con  sicurezza costante, ciò che gli permette di  far valere alla distanza le sue maggiori qualità tecniche.

Non perde mai il controllo delle operazioni e non cala mai di tensione e di intensità, la squadra di Caserta, aiutata anche da una buona forma atletica. E, quando gli  riesce questo, di solito il Perugia vince e convince per autorevolezza. Sta tutta qui la chiave della partita. I grifoni non mollano mai, lottano su tutte le palle, anche su quelle vaganti, e gestiscono con sicurezza il possesso palla. Burrai detta i tempi e azzecca quasi tutto, comprese la punizione da cui, su colpo di testa di Melchiorri, nasce il corner che il regista pennella per la testa di Rosi per il gol che rompe gli equilibri e mette in discesa la partita dei biancorossi. Accanto al regista, Kouan, posizionato qualche metro più avanti del solito, è mobilissimo e dà una grossa mano sia in avanti, dove va spesso a cercare spazi; sia in difesa, dove più di una volta è chiamato da Caserta a raddoppiare le chiusure. Il campo tenuto bene per tutta la partita ha permesso al trio d’attacco Elia-Mlechiorri-Falzerano (quest’ultimo in gran spolvero da trequartista libero di spaziare su tutto il fronte d’attacco) di fare la differenza. La difesa, in emergenza  per le tante assenze, non ha rischiato quasi nulla, certo aiutata da tutta la squadra: anche Elia, oggi meno creativo del solito in avanti, spesso ripiegava in fase di non possesso. Una vittoria così da un lato aumenta il rammarico per i tanti punti gettati dalla finestra per cali di tensione inspiegabili ma,dall’altro, fa ben sperare per il finale di campionato. Sempre che la concentrazione non cali mai, la forma fisica resti buona o almeno decente e che gli avversari diretti scivolino prima o poi su qualche buccia di banana. Condizioni necessarie, ma non sufficienti. Perché poi ci vorrà  anche un po’ di buona sorte negli episodi.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia