Zona Sociale n 9 UmbriaIl documento entrerà in vigore il 1 marzo. Il vicesindaco Montioni:”Strumento fondamentale per la tutela della salute del cittadino, frutto del confronto avuto negli ultimi due anni con tutte le parti sociali”

(UNWEB) Spoleto. Il regolamento esecutivo per l’accesso e la compartecipazione ai servizi socio-assistenziali e socio–sanitari entrerà in vigore dal 1 marzo 2021 (il testo è consultabile qui >> https://bit.ly/3bH5QB8).

Si tratta di una novità importante perché finalmente i cittadini potranno conoscere i principi generali e le finalità del sistema integrato degli interventi e servizi sociali dei Comuni della Zona Sociale n. 9 della regione Umbria – Spoleto, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Campello sul Clitunno - e i requisiti generali di accesso e di ammissione alle prestazioni socio-assistenziali assicurate dai comuni.

Il regolamento disciplina i servizi e gli interventi che prevedono aiuti transitori e mirati per sostenere e rafforzare le competenze dei soggetti destinatari, improntato alla massima integrazione con tutti i servizi presenti sul territorio, ed in particolare con quelli sanitari attivati dall'Azienda Usl Umbria 2 con lo scopo di assicurare alla persona in difficoltà un sostegno per le problematiche personali, sociali, educative, formative, economiche e sanitarie che incontra nel corso della vita.

“Si tratta di un grande segno di civiltà, un documento molto importante perché consente a Spoleto e all’intera Zona Sociale n° 9 di essere tra le prime a dotarsi di uno strumento fondamentale per la tutela della salute del cittadino – ha dichiarato il vicesindaco Beatrice Montioni – Questo regolamento è il risultato del lavoro portato avanti negli ultimi due anni, frutto del confronto avuto con tutte le parti sociali che ha permesso non solo di rendere più trasparenti e conoscibili tutti i servizi socio-assistenziali e socio–sanitari attivi nel territorio, ma anche di sancire il principio dell’universalità garantendo a tutti l’accesso ai servizi”.

Per salvaguardare il criterio dell’equità, le persone e le famiglie sono chiamate a concorrere al costo dei servizi universali, in base alle loro condizioni economiche, salvo nei casi in cui la legge lo escluda.

L’accesso è successivo ad un’istruttoria tecnico professionale orientata a valutare lo stato di bisogno del richiedente, in relazione alle risorse del sistema integrato complessivamente disponibili, in modo che sia assicurata la capacita di far fronte alle situazioni di maggiore gravita e agli interventi in emergenza.

Nel caso in cui il fabbisogno di servizi, interventi, prestazioni risulti superiore rispetto alle risorse disponibili, a parità di condizioni, la valutazione del bisogno terrà conto prioritariamente dei nuclei familiari con soglia ISEE più bassa e dei nuclei familiari privi di rete familiare di riferimento o con la rete familiare fragile.

Le aree di intervento del regolamento sono: interventi per anziani, interventi per disabili, interventi per la salute mentale, interventi per minori, interventi per minori disabili, servizi di trasporto sociale, interventi di natura economica, interventi di emergenza sociale.