000 1627(UNWEB) Perugia. Sono stati presentati alla Regione dell’Umbria lo scorso 16 marzo i progetti e gli interventi strategici messi a punto dal Comune di Perugia, insieme all’Unione dei Comuni del Trasimeno, ai Comuni di Corciano, Deruta e Torgiano e all’Università degli Studi di Perugia a valere sui fondi del Next Generation EU-Recovery Plan.


A illustrarli sono stati, questa mattina alla Torre del Mulino di Pretola, scelta proprio perché oggetto di uno degli interventi più innovativi tra quelli presentati, il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, insieme all’assessore allo Sviluppo Economico, Marketing Territoriale e Perugia digitale Gabriele Giottoli, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, i Sindaci di Corciano, Cristian Betti, di Torgiano Eridano Liberti e Castiglione del Lago Matteo Burico, il Presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e Sindaco di Panicale Giulio Cherubini.
Si tratta di numerosi interventi che hanno come comune denominatore lo sviluppo del territorio e dei servizi alla comunità, in un’ottica di rete tra istituzioni. Si va, dunque, dalla digitalizzazione e utilizzo delle più moderne tecnologie nei diversi campi -dai servizi della PA allo sviluppo economico, dalla fruizione del territorio a quella dei beni artistici e culturali- alla realizzazione di azioni di economia circolare e sostenibilità ambientale, nella consapevolezza che l’unica via per una crescita sostenibile è rappresentata dalla cd transizione verde e dall’uso intelligente e adeguato delle risorse ambientali a disposizione. Non può, naturalmente, mancare in una città che guarda al futuro il tema della mobilità sostenibile, così come quello dell’istruzione, a partire dai bambini più piccoli, cittadini del domani, fino alla formazione universitaria. Ultimo ma non ultimo, il tema del sociale e della salute, che non può non tenere conto dell’evoluzione della società innescata dalla pandemia in corso.
Nel corso della conferenza stampa odierna è stato particolarmente sottolineato da tutti i relatori il metodo utilizzato nella progettualità, fatto di politiche integrate, di visioni comuni e condivise, del lavorare insieme.

GLI INTERVENTI - Rinviando per i dettagli al documento consegnato alla Regione dell’Umbria, disponibile al link https://www.comune.perugia.it/avvisi/next-generation, si sintetizzano di seguito alcune delle misure più innovative e importanti, nell’ambito delle diverse aree di intervento, caratterizzate, da un lato, da una visione a lungo termine, dall’altra, da una possibile cantierabilità già nel breve periodo.
A) DIGITALE E INNOVAZIONE - La ripresa della città di Perugia, così come del resto del Paese e dell’Europa, non potrà prescindere dalla rivoluzione digitale e dall’innovazione tecnologica, andando a completare il percorso già avviato verso una Perugia sempre più Smart e intelligente. Tra le azioni senz’altro più innovative vi è quella denominata Umbria Twin, che punta a cambiare il modo di vivere e interagire con il territorio, la sua storia, il paesaggio, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative (realtà aumentata), nell’ottica, per esempio, di un turismo più consapevole e sostenibile. Da sottolineare anche la realizzazione della piattaforma no profit Social Smart City, per favorire l’interazione tra imprese e cittadini, soprattutto quelli più fragili, per lo scambio di beni e servizi di prossimità, quale strumento per creare crescita economica e allo stesso tempo inclusione sociale.
Digitale e innovazione anche per un nuovo modo di fruire la Cultura, attraverso la creazione di vero e proprio Distretto della Cultura nel centro storico di Perugia, dalla Rocca Paolina a piazza Matteotti, fino ai Giardini del Frontone e all’Orto Botanico, passando per Corso Cavour e Borgo XX Giugno, con molte delle più note eccellenze artistiche e architettoniche del capoluogo, che così avrebbero una caratterizzazione specifica e una fruibilità condivisa. A proposito di monumenti cittadini, tra gli interventi più significativi vi è anche quello riguardante la Rocca Paolina, finalizzato a farne un’area interamente dedicata all’accoglienza, ai servizi turistici innovativi e di promozione del territorio.
Tra i progetti più interessanti vi è, senza dubbio, quello che vede i comuni di Perugia, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Corciano, Deruta, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Torgiano e Tuoro sul Trasimeno dotarsi di un sistema di sensoristica condivisa, basata su droni, per la raccolta dati e il monitoraggio del territorio (ad esempio per il traffico, il monitoraggio ambientale, la sicurezza e la protezione civile).
B) RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA - A testimonianza della forte condivisione di intenti e della volontà di fare rete tra i diversi comuni, che caratterizza Next Generation, il primo degli interventi previsti in questo ambito riguarda l’uso delle acque del Chiascio per far fronte alle emergenze idriche del Lago Trasimeno, con significativi risvolti non solo sul territorio e l’ambiente, ma anche sul turismo, l’economia e la salubrità dell’area. Di acqua in acqua, dal Trasimeno al Tevere, un ulteriore intervento prevede la valorizzazione del Parco fluviale, anche in questo caso con significativi risultati sia dal punto di vista ambientale, che anche economico, turistico e sociale. Si prevede, ad esempio, il recupero monumentale e funzionale delle antiche strutture lungo il fiume, come il vecchio mulino di Pretola, con la ristrutturazione della quattrocentesca Torre civica e la realizzazione della centrale idroelettrica, per un rinnovato sfruttamento delle acque del Tevere stesso. Particolarmente significativo per il futuro della città l’intervento che prevede la realizzazione di 23 comunità energetiche, in collaborazione con le locali Proloco del Perugino, al fine di implementare sistemi energetico-ambientali sostenibili ed efficienti a beneficio delle comunità locali. Infine, la previsione del Catasto del Verde pubblico, quale strumento di informazione sul numero, la tipologia e la salute delle specie arboree in ambito urbano, preliminare a qualsiasi adeguata politica del Verde.
C) MOBILITÀ - In linea con quanto già inserito del Piano Urbano della Mobilità Sosteni-bile, l’amministrazione comunale punta su sistemi di mobilità innovativi e rispettosi dell’ambiente, in un’ottica non solo cittadina ma anche sovracomunale. A questo proposito, le tre grandi sfide che Perugia deve affrontare nel prossimo futuro riguardano, soprattutto, la definizione del tracciato definitivo del raddoppio della Orte Falconara nel tratto Foligno – Fossato di Vico, la riattivazione della linea FCU nella parte meridionale Ponte San Giovanni - Terni nonché la definizione della nuova flotta del materiale rotabile. Sul primo tema la posizione del Comune di Perugia è chiara: il raddoppio deve privilegiare un tracciato che possa coinvolgere l’unico aeroporto regionale dell’Umbria, che verrebbe quindi a trovarsi direttamente sulla direttrice verso la capitale, potendosi così candidare a diventare il terzo aeroporto di Roma. Sul secondo tema la proposta è quella di specializzare almeno il tratto nord della linea ex FCU alla modalità tramviaria. Tra le altre azioni, il Comune di Perugia, assieme all’Unione dei comuni del Trasimeno, propone anche la realizzazione, in attuazione del vigente Piano di Bacino della Provincia di Perugia, della linea Metrobus Perugia - Tavernelle, per tutte le destinazioni del territorio regionale a sud del lago Trasimeno fino a Chiusi.
D) ISTRUZIONE - Per quanto riguarda l’Università degli Studi, la progettualità di Next Generation EU-Recovery Plan parte da una nuova visione dell’Ateneo e della sua interazione con la città, attraverso poli di specializzazione, individuabili e specifici. Accanto al Rettorato si avrà, dunque, il Polo Agraria - Veterinaria nell’area di Borgo XX Giugno/via Roma, il Polo Biotecnologico in via del Giochetto, il Polo Conca e il Polo Centro Storico, con la presenza delle facoltà umanistiche, quello di Medicina e Chirurgia nell’area dell’ospedale e, infine, il Polo scientifico/Politecnico nella zona di Santa Lucia e il Polo Sportivo/Ricreativo nella zona di via Tuderte. I progetti prevedono la valorizzazione e l’ammodernamento dei palazzi storici, ma anche la realizzazione di infrastrutture che favoriscano la connessione tra i suddetti poli e le diverse aree della città, favorendone la fruizione da parte degli studenti.
In una città che guarda al futuro non possono mancare progettualità per combattere la povertà educativa e lo sviluppo di metodologie pedagogiche al passo con i tempi e l’evoluzione della società sia nelle scuole comunali che nell’ambito di progetti più ampi, che coinvolgono diversi attori.
E) SOCIALE E SALUTE - Inclusione e coesione sociale rappresentano due dei temi fon-damentali per le sfide future. Le azioni previste da Next Generation sono fortemente inte-grate con le politiche urbanistiche, culturali, dell’ambiente, e della salute, e prevedono una forte collaborazione interistituzionale e un altrettanto importante coinvolgimento di attori sociali e realtà del Terzo Settore. Oltre al Progetto Pinqua, recentemente illustrato, Perugia Innova è l’intervento che si propone di favorire opportunità di lavoro attraverso la creazione di iniziative di micro-autoimprenditorialità, favorendo la condivisioni di servizi, spazi e tecnologie, nonché attraverso forme di sviluppo delle competenze e di reti.
Sul piano della salute si prevedono, infine, interventi di teleassistenza e telemedicina, in collaborazione con il servizio socio-sanitario territoriale, al fine anche di poter pianificare interventi mirati soprattutto nei confronti dei soggetti più fragili della comunità cittadina.

DICHIARAZIONI - Ad aprire la conferenza stampa di presentazione è stato l’assessore del Comune di Perugia Gabriele Giottoli, che ha coordinato anche la progettazione Next Generation. Giottoli ha tenuto a sottolineare, da un lato, la logica del “lavorare insieme” che ha caratterizzato la progettazione e che caratterizzerà la realizzazione degli interventi, dall’altro, il carattere orizzontale di questi ultimi, inteso come integrazione tra i loro diversi aspetti. “Con Next Generation -ha spiegato- si sono voluti creare i presupposti per il futuro del nostro territorio, in termini di infrastrutture e di sviluppo economico, ma anche di fruibilità dello stesso e di qualità della vita dei nostri cittadini.”
“Grazie a questa progettualità -ha ribadito anche il Presidente dell’Unione dei Comuni del Lago Trasimeno Giulio Cherubini- le istituzioni, con una visione orientata al medio e lungo periodo, hanno saputo ritrovarsi a ragionare su misure comuni, che interessano una fascia ampia della comunità regionale, con il sostegno fondamentale dell’Università di Pe-rugia. È senz’altro un punto di partenza che non esagero a definire un pezzo di storia.”
Se le istituzioni hanno oggi la necessità e il dovere di salvare vite e di far si che la situazione emergenziale non crei desertificazione sociale e culturale per il nostro paese, secondo il Sindaco di Corciano Cristian Betti, esse hanno anche “il dovere di sognare, declinandola concretamente sul territorio, quale sarà la vita quando tutto questo finirà, quale sarà la vita per le nuove generazioni.” Se, dunque, i contenuti del Next Generation EU Recovery Plan, secondo Betti, sono un vero e proprio “pacchetto di futuro”, quello che anche il Primo cittadino di Corciano ha tenuto a evidenziare è stato proprio il metodo usato, la condivisione tra le istituzioni, “un percorso -ha concluso- che dovremo avere la capacità di mantenere in futuro.”
Dello stesso avviso anche il Sindaco Castiglione del Lago Matteo Burico, per cui “i pro-getti sono tutti fondamentali per l’Umbria e uniti da un collante immateriale che è l’investimento sul futuro delle nostre comunità e della regione nel suo complesso.”
“Oggi è finito il tempo del protagonismo dei singoli amministratori, -ha detto il Sindaco di Torgiano Eridano Liberti- oggi è il tempo di confrontarci e di fare squadra. Solo così po-tremo migliorare i nostri territori e fare dell’Umbria qualcosa di ancora più grande e bel-lo.”Liberti ha tenuto a sottolineare anche l’importanza della collaborazione tra il comune capoluogo e i piccoli comuni dell’area, fondamentale per permettere a questi ultimi di pre-sentare progettualità così importanti.
La condivisione, l’idea di un’Università che è comunità a disposizione del territorio, che è servizio pubblico, sono stati i temi al centro dell’intervento del Magnifico Rettore Maurizio Oliviero. “Per il nostro ateneo questa è una giornata importante. -ha detto il Prof. Oliviero- L’Umbria sta ritrovando fiducia nella nostra università, con quella ricchezza di competenze che sul nostro territorio ci sono e di cui dobbiamo riappropriarci con orgoglio e consapevolezza delle grandi potenzialità che il nostro territorio sa e può esprimere.”
Infine, per il Sindaco Romizi l’occasione offerta con il Recovery Plan dall’Europa non è solo legata ai finanziamenti e quindi alla possibilità di realizzare progetti importanti, ma anche all’opportunità di rialzare lo sguardo, con lucida consapevolezza, verso un futuro comune, in un’ottica di politiche integrate. “Non solo i piccoli comuni hanno bisogno del capoluogo, -ha aggiunto- ma anche Perugia ha bisogno di recuperare il rapporto con i territori circostanti. Il percorso è avviato, dobbiamo avere la tenacia e la costanza di perseguirlo.”
Romizi ha quindi invitato i cittadini dei territori interessati a visionare i progetti e a inviare alle amministrazioni osservazioni, idee e valutazioni. “Non possiamo trascurare -ha, quindi, concluso- le sofferenze di tante famiglie, il duro periodo che ancora stiamo attraversando, ma quella sofferenza dobbiamo trasformarla in occasioni di sviluppo e di crescita concreta per le nostre comunità.”
Un ringraziamento particolare da parte di tutti i partecipanti all’incontro è stato indirizzato alla comunità di Pretola, per l’amore verso il territorio, le sue tradizioni, la sua storia che da sempre dimostra e per la vivacità che la caratterizza, alla quale è stato auspicato da più parti che si possa tornare al più presto.

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