facciata con scritta palazzo del governo  (UNWEB)  TERNI –  Ha registrato un attivo di 17 milioni di euro il rendiconto di bilancio 2020, approvato stamattina dal Consiglio provinciale di Terni in occasione della prima seduta in presenza in sala Secci di Palazzo Bazzani dopo l’emergenza covid-19. “Si tratta di un elemento estremamente positivo per il nostro ente”, ha dichiarato il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, il quale ha poi sottolineato gli impegni portati a termine in questi difficili anni per garantire i servizi nonostante le difficoltà. “L’attenta condotta amministrativo-contabile, il supporto sempre costruttivo di tutto il Consiglio e l’abnegazione dei nostri uffici – ha rimarcato il presidente Lattanzi – hanno prodotto questo che oggi è un ottimo risultato.

Un risultato – ha poi aggiunto – che si combina perfettamente con il cammino virtuoso intrapreso per adempiere agli impegni del piano di rientro dopo il predissesto e che ci sta portando sulla strada di un’uscita da questo regime probabilmente più rapida di quanto programmato all’inizio”. Lattanzi ha poi sottolineato anche la possibilità di riacquisire alcune deleghe, come quelle dei controlli ambientali da parte della polizia provinciale ma ha anche lanciato l’allarme sulla situazione degli organici dell’ente.

“Il quadro è difficilissimo”, ha infatti detto. “Fra dislocazione di dipendenti in altri enti, pensionamenti e quota 100, oggi ci ritroviamo con uffici strategici carenti di personale e professionalità”. Giudizio positivo sul rendiconto è stato espresso dai consiglieri di maggioranza, Federico Novelli, Daniele Longaroni e Isabella Tedeschini (tutti della lista Democratici, progressisti e riformisti). Novelli ha posto l’accento sulla questione della restituzione di alcune deleghe importanti per i cittadini e sull’incameramento delle necessarie risorse.

Longaroni ha invece chiesto che le Province umbre vengano coinvolte nella discussione sui fondi del Recovery Fund, “con l’auspicio – ha detto – che possano in questo modo essere rappresentati anche i piccoli comuni che finora sono stati esclusi”. Gianni Daniele (Lega) ha dichiarato che i problemi del ridimensionamento delle Province viene da lontano, dai governi di centrosinistra, ed ha rimarcato la necessità di capire se “i nostri governanti credono all’importanza di questo ente”. “La maggioranza ha fatto un grande lavoro – ha dichiarato infine la Tedeschini – anche per cercare di recuperare certe politiche del passato che hanno finito per depauperare l’ente Provincia”.