assemblea san marco 1(UNWEB) Perugia. Si è tenuta ieri, 23 giugno, presso Villa Van Marle, l’assemblea pubblica per la presentazione della nuova strategia urbana di San Marco alla presenza del sindaco Andrea Romizi, degli assessori all’Urbanistica, Margherita Scoccia, e Lavori Pubblici, Otello Numerini, e dei dirigenti De Micheli e Ambrosi.


L’area di San Marco, oggetto negli anni scorsi di un determinante e proficuo scambio di idee tra amministrazione e cittadinanza, è oggi una proposta progettuale di riqualificazione complessiva avanzata dall’Università di Perugia e coordinata dal professore Sartore. Un masterplan che racchiude una serie di interventi la cui attuazione è prevista per stralci.
Il progetto intende ricucire corpi importanti dell’area, quali il palazzetto dello sport, il campo sportivo, l’area verde, il centro commerciale e il nodo terminal bus, che risultano slegati tra loro.
Nel corso dell’assemblea pubblica, l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia ha illustrato il modello sotteso all’elaborazione progettuale per San Marco, sottolineando il fondamentale apporto dei cittadini. Numerini ha poi preannunciato l’avvio dei cantieri, previsto in tempi brevissimi, già la prossima settimana per quanto riguarda le opere stradali accessorie (nuove fognature e irreggimentazione delle acque).
Gli assessori hanno ringraziato in particolare i dirigenti comunali, che hanno contribuito in maniera puntuale nella realizzazione del progetto, e il gruppo di lavoro “universitario” – coordinato dal professore Mariano Sartore – che ha fornito la base concreta su cui si è potuto “ragionare” con i cittadini, accogliendo anche le loro proposte e suggerimenti.
Si comincia con interventi di potenziamento del sistema fognario e di realizzazione di opere di difesa idraulica per un importo di 200mila euro. A questi si aggiungono altri lavori di grande importanza che riguardano la viabilità del valore di 538mila euro, che prevede la realizzazione di un nuovo tratto stradale che unirà la strada San Marco-Cenerente con il nodo terminal bus e da questo, mediante la rotatoria, direttamente con la strada Perugia-San Marco.
La nuova viabilità permetterà di bypassare tutto il traffico veicolare di attraversamento da e verso Cenerente, scaricando l’importante incrocio con via dell’Acquario, porta di ingresso di San Marco, e permettendo così l’accesso al quartiere in maniera molto più selettiva e sicura.
Il professor Sartore ha poi presentato il progetto complessivo, che comporterà una piccola rivoluzione sulla viabilità – verranno messi in sicurezza “storici” punti critici, come l’area antistante la scuola – e che è stato pensato ripartendo praticamente da zero rispetto ad un progetto di massima che era stato proposto dieci anni fa. Ciò sia per il metodo, come detto innovativo, che per il complesso delle opere che verranno realizzate, in un quadro di interconnessioni tra i diversi settori di competenza. Tra l’altro, da questa fase propedeutica è scaturita anche l’idea di collegare l’area di San Marco – attraverso un percorso pedonale – alla zona di Pian di Massiano e Percorso Verde.
Così come il PINQuA, sottolinea Sartore, anche la strategia seguita per San Marco rappresenta certamente un “modello” positivo che in Italia può essere un riferimento per tutte le amministrazioni pubbliche.
Per l’associazionismo locale è intervenuto Francesco Casinini, che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla presentazione di questo progetto, La necessità di ridefinire la viabilità è stata una idea che è stata esposta – quasi per caso – al Sindaco durante una festa locale: da lì è partito il “viaggio”, che ha avuto come protagonisti anche l’Università di Perugia, i cittadini e l’amministrazione comunale.
I diversi aspetti tecnici che hanno reso “totale” il progetto per San Marco (non solo una semplice rivoluzione della viabilità) sono stati illustrati dai dirigenti comunali.
L’Ing. Margherita Ambrosi ha ripercorso le problematiche ambientali che un’opera di questo genere intende affrontare e risolvere, a cominciare dalla situazione delle acque reflue e della nota instabilità del terreno della zona interessata (in gran parte legato alla passata attività delle note Fornaci). La progettazione si è presentata perciò particolarmente complessa, ma sono stati previsti accorgimenti tecnici che permetteranno di limitare fortemente i rischi che i mutamenti climatici costringono a considerare con attenzione.
L’Ing. Gabriele De Micheli ha invece posto l’accento sull’opportunità che il progetto dà rispetto all’uso del “verde”. Il Comune di Perugia ha aderito al progetto LIFE CLIVUT, che permette di elaborare strategie per limitare gli effetti del riscaldamento globale, anche attraverso una gestione ottimale del patrimonio arboreo. La progettazione per San Marco offre l’occasione di sperimentare sul campo questa nuova visione strategica, che sarà sempre più un metodo di gestione del territorio per tutti i Comuni.
Sulla situazione idrogeologica della frazione è intervenuta la Dott.ssa Guendalina Antonini, che ha illustrato gli accorgimenti che sono stati previsti per mettere in sicurezza la zona interessata dai lavori. Un punto importante che necessariamente ha preceduto la progettazione delle opere.
Ha concluso i lavori il sindaco Romizi, complimentandosi, in primo luogo, con i cittadini per il loro fondamentale apporto nella fase preliminare ed esprimendo la sua personale soddisfazione nel vedere presto riqualificato un altro pezzo importante della città. Il sindaco ha sottolineato il concetto della “interconnessione” dei quartieri tra loro, punto fondamentale della sua visione su Perugia, così come tra gli stessi cittadini. In questo senso è fondamentale il ruolo che svolge l’associazionismo, come dimostra in questo caso il centro socioculturale di San Marco. Grazie al lavoro dei dirigenti e della macchina comunale questo processo si è ormai avviato e già si iniziano a vedere le ricadute positive di questa nuova “strategia” per una sempre più dinamica Perugia.