20220826 184436Presentato ieri il progetto nell'ambito di Scultori a Brufa

(UNWEB) Torgiano (Brufa) Il territorio si può valorizzare in molti modi, Brufa da 30 anni esalta il suo attraverso opere d’arte contemporanea che costituiscono il Parco delle Sculture di Brufa. Ieri nel cuore del piccolo paese è stata presento il progetto della 34esima opera: “Sfersnodesploso” di Claudio Capotondi frutto dell’aggiudicazione PAC 2021 (Piano per l’arte contemporanea), promosso dalla direzione generale creatività del Ministero della Cultura.
Il tutto nasce dalla progettualità degli amministratori del comune di Torgiano che, insieme alla Pro Loco, si muove per finanziare opere che diventeranno gioielli preziosi incastonati nel panorama della collina di Brufa. Anche quest’anno il progetto scientifico è stato elaborato dallo storico critico dell’arte Lorenzo Fiorucci che ha scelto uno scultore di grande esperienza come Claudio Capotondi che si dice onorato di realizzare la sua 20esima scultura pubblica per il Parco di Brufa di cui 9 esposte in Italia e 11 nel mondo. “Sfersnodesploso” è un nome complesso la scultura avrà il nome più semplice di “Albero geometrico di Brufa”.
Le sue sculture, come dichiara Lorenzo Fiorucci, “si costruiscono attorno ad un nucleo energetico che spinge gli estremi in una dilatazione che scompone la matrice originaria della forma, sia questa naturale o geometrica come nel caso dell’opera pensata per Brufa. Una scomposizione, tuttavia, sempre regolata mai lasciata al caso capace di misurarsi con dimensioni ambientali, ingaggiando ogni volta sfide al limite delle possibilità tecniche e costruttive”. La scultura nel suo disegno progettuale si presenta come un’esplosione geometrica dal forte impatto visivo. L’opera consiste in 6 elementi geometrici realizzati in monoblocco con materiali “poliuretaniche” o “polistirene”.

Il sindaco di Torgiano nel suo intervento ha voluto sottolineare la volontà del territorio di essere sempre più attrattivo, “il parco è completamente illuminato fruibile sia all’imbrunire, quando il tramonto propone scorci surreali, che la notte. Scultori a Brufa è una manifestazione molto sentita e oggi ci tenevamo a presentare alla popolazione il progetto di questa nuova opera. Le sfide per noi amministratori si fanno sempre più difficili, ormai non si può più incidere nei bilanci comunali, sempre più esigui, quindi bisogna essere bravi ad intercettare finanziamenti europei. Da qui il mio ringraziamento all’assessore alla cultura del comune di Torgiano che lavora incessantemente alla ricerca di risorse. Siamo una squadra, questa è la nostra forza”.
L’opera di andrà ad arricchire il Parco di Brufa che può contare, tra gli altri, opere di Giuliano Giuman, Bruno Liberatore, Nino Caruso, Loreno Sguanci, Umberto Mastroianni,Carlo Lorenzetti, Joaquín Roca-Rey, Nicola Carrino, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Pietro Cascella, Ettore Consolazione, Beverly Pepper, Hidetoshi Nagasawa, Gianni Pettena, Ugo La Pietra.

Claudio Capotondi nasce nella città etrusca di Tarquinia nel 1937. Dopo aver preso il diploma di geometra ed iniziato la facoltà di Economia e Commercio a Roma, decide di assecondare la sua grande passione per la scultura e di studiare da privatista all’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta.
Ha vissuto e lavorato a Roma dal 1962 al 1999 e per alcuni anni a New York (1984 – 1989). Per un lungo periodo si è stabilito a Pietrasanta, in Toscana, vicino alle cave di marmo di Carrara, dove ha realizzato grandi opere interamente scolpite senza l’aiuto di allievi o artigiani, che recano la dicitura “Capotondi S.P.M” ovvero “Sue Proprie Mani”. Tra i materiali impiegati, oltre al marmo, ci sono il peperino, il porfido, il bronzo, l’acciaio corten. L’artista ha partecipato a numerose rassegne collettive in Italia e all’estero e le sue sculture sono in collezioni private e pubbliche in Austria, Finlandia, Giappone, Italia, Libia, Olanda, Stati Uniti e Svizzera.
Opera emblematica del suo rapporto con la materia e della dichiarata ammirazione per l’architettura classica, è la monumentale “PortaRoma”, realizzata con poderosi elementi in marmo e travertino e collocata nell’area di servizio di Fiano Romano, lungo l’autostrada A1, per la quale lo scultore ha ricevuto il “Premio Michelangelo” della Città di Carrara nel 2000. Dopo aver lavorato per molti anni a Pietrasanta, seguendo la genesi delle sculture dall’estrazione dei blocchi di marmo dalla cava alla lucidatura in laboratorio, Claudio Capotondi è tornato adesso ad abitare e lavorare nella sua città natale Tarquinia. Nel 2022 il suo progetto per una nuova scultura nel parco di Brufa, a cura di Lorenzo Fiorucci, vince il Bando PAC del Ministero della Cultura che finanzia la realizzazione.

 

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