20220923 145515Si è tenuto un incontro dove è stato deciso di redigere un documento comune da presentare ai tavoli istituzionali di competenza

(UNWEB) Perugia,   – Intraprendere un'azione congiunta coinvolgendo i vari livelli istituzionali per cercare di risolvere il problema della carenza di Medici di Medicina Generale, tema molto sentito in alcuni territori umbri. Forme associative tra medici, medicina di gruppo, Aggregazione Funzionale Territoriale, discontinuità assistenziale e deroghe alle normative per evitare desertificazione degli ambulatori nei centri storici: queste alcune delle proposte emerse nel corso dell'incontro avvenuto tra Federsanità Anci Umbria e l'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Perugia, accompagnato da alcune sigle sindacali che li rappresenta. Un confronto che darà vita ad un documento, dove saranno illustrati problemi e possibili soluzioni, da presentare nei tavoli istituzionali di competenza.

Erano presenti a parlarne, presso la sala Falcone Borsellino della Provincia di Perugia, Manuel Petruccioli, sindaco di Giano dell'Umbria e presidente di Federsanità Anci Umbria, Annarita Falsacappa, sindaca di Bevagna e membro dell'ufficio di presidenza di Federsanità Anci Umbria, Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, Verena De Angelis, presidente Ordine dei Medici di Perugia e per i sindacati Maurizio Lucarelli (Smi Umbria), Sabatino Orsini Federici (Fimmg Umbria) e Leandro Pesca (Fimmg Perugia).

"Il problema della carenza di medici di medicina generale sta diventando un problema molto sentito e grande, che coinvolge sempre più comuni, soprattutto quelli piccoli e più isolati. Dopo questo importante confronto è necessario scrivere un documento chiaro e condiviso da presentare alla Regione, ai direttori delle due Aziende sanitarie umbre e a tutti gli organi competenti", ha dichiarato Manuel Petruccioli durante l'incontro.

"La figura del medico di medicina generale è importante in quanto punto di riferimento fondamentale per i nostri cittadini. Per questo motivo non possiamo esimerci dal metterci a disposizione per intraprendere un percorso comune con l'Ordine dei Medici che ci porti a trovare delle soluzioni idonee il prima possibile. Dobbiamo trovare una strada da percorrere insieme per rispondere alle legittime richieste dei cittadini", ha rimarcato anche Michele Toniaccini.

Verena De Angelis, presidente Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Perugia, ha fatto un quadro della situazione sottolineando che "la carenza di professionisti è prevalentemente nelle zone disagiate". Ad oggi ogni medico può avere fino a 1200 assistiti ma "siamo al di sotto della media, - ha sottolineato De Angelis - abbiamo zone dove non ci sono ed altre dove c'è un'autolimitazione, medici che decidono per vari motivi di non prenderne oltre una certa soglia. E' necessaria una programmazione e ragionare sulle possibili soluzioni per rendere le zone appenniniche più attrattive".

I rappresentanti delle sigle sindacali hanno parlato della necessità di "rendere più attrattive le zone disagiate e della necessità di collaborare con altre realtà, come lavorare sulla medicina di gruppo". Hanno auspicato un investimento per creare attrattività intorno alla figura del medico pari a quello fatto da alle altre regioni limitrofe.