IMG 20230112 212905 1(ASI) Perugia. E’ ripresa in data 12 gennaio, presso la sala convegni Deco Hotel di Ponte San Giovanni, l’attività dell’associazione “Perugia in movimento! Liberare il futuro”. Grande protagonista della serata lo sport, come strumento di prevenzione e crescita dell’individuo.

Per l’occasione, di fronte ad un pubblico di tecnici e di appassionati, sono intervenuti la Presidente dell’Associazione, Emanuela Mori, il Vicesindaco al Comune di Perugia, dott. Gianluca Tuteri, il Presidente Coni Umbria, Gen. Domenico Ignozza, l’atleta nazionale di judo non vedente, Michele Milli e la Senatrice Daniela Sbrollini, vicepresidente della decima Commissione permanente Affari sociali e Sanità, Presidente dell’intergruppo parlamentare “Sport, salute e benessere nel contesto urbano”.
Ad introdurre il tema è stata la presidente Mori, la quale ha evidenziato la piena volontà dell’Associazione di dare spazio al mondo del sociale parlando di sport. “Sappiamo tutti che lo sport è un volano per la crescita del cittadino. Ognuno di noi è cresciuto facendo sport e ciò ci ha consentito di diventare quelli che siamo. Lo sport è socializzazione e insegna a lavorare con e per gli altri”.
La parola è poi passata al dott. Tuteri, il quale si è soffermato sul significato dello sport inteso come strumento di prevenzione e crescita dell’individuo. “Sappiamo che fare attività motoria aiuta a prevenire tante malattie, ma è fondamentale iniziare sin dalla giovane età, affinché si possano ottenere gli effetti sperati. Le generazioni- ha poi aggiunto- vanno formate sin dall’infanzia, affinché comprendano che il movimento è salute fisica ma anche mentale”.
La definizione di sport ci dice che quest’ultimo è un gioco con agonismo, che educa alla socialità e al contatto con l’altro ed è un gioco ritualizzato perché ha un valore da tramandare. L’attività sportiva educa alla realtà, al sacrificio e alla sfida e tutto ciò presuppone che debba esserci coraggio. Qualsiasi amministrazione dovrebbe promuovere lo sport all’interno delle strutture scolastiche e, a tal proposito, il dott. Tuteri ha voluto rendere noto che l’amministrazione comunale sta pensando di realizzare palestra e mensa all’interno degli istituti, affinché si possa consentire a tutti i ragazzi di praticare sport gratuitamente e di svolgere i compiti con il supporto di figure competenti, garantendo così una maggiore equità.
Ad esprimere ulteriori considerazioni in merito a ciò che possono fare le Istituzioni è stato il il Gen. Ignozza, Presidente del Coni Umbria, il quale ha ribadito l’importanza di realizzare infrastrutture sportive di un certo livello, di evitare lo spreco di soldi e di rivolgere l’attenzione alla condizione delle famiglie con interventi mirati a loro sostegno.
Anche il campione di judo, Gianluca Milli è stato invitato a dare il proprio contributo riportando la propria esperienza personale. Il giovane si è definito orgoglioso di poter tentare la qualificazione alle paraolimpiadi, a partire da quest’anno. “Raggiungere certi livelli richiede un grosso sacrificio e lo è soprattutto quando c’è una disabilità. Talvolta non si sa dove portare i propri figli a praticare uno sport. In realtà le difficoltà e i limiti sono più che altro nella nostra testa, ma nel confronto vero e proprio con atleti normo dotati, poi, spesso, ci si ricrede e ci si rende conto che si compete alla pari”. Ciò che sarebbe importante richiedere alle amministrazioni è la ricerca di strutture idonee e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’ultimo intervento è stato quello della Sen. Sbrollini, che si è dichiarata intenzionata a comprendere quali siano le istanze dei vari territori per poi poter essere portavoce attiva nelle Istituzioni.
La Senatrice ha fatto presente che il progetto di legge portato avanti e nominato “Sport in Costituzione” è stato ripresentato all’inizio dell’attuale legislatura e ha trovato ascolto da parte del ministro. “Inserire la parola ‘sport’ in Costituzione-ha aggiunto-significherebbe fare quel salto di qualità che consiste in un riconoscimento universale e che porterebbe a misure strutturali, ovvero a mettere a sistema ciò che oggi non c’è. Lo sport è il più grande farmaco in natura, senza controindicazioni e sarebbe bello se un pediatra potesse anche prescriverlo in ricetta medica”.
Grande importanza è stata poi riconosciuta all’istituzione scolastica che gioca un ruolo determinante nella formazione dei ragazzi e che dovrebbe ‘aprirsi’ al mondo sportivo, anche attraverso qualche piccola concessione.
Fra le varie proposte avanzate dalla Senatrice, vi si fanno rientrare le detrazioni per le famiglie, che, nella realtà, si trasformerebbero in veri e propri investimenti, perché avere un bimbo sano equivale ad avere un adulto sano.
La Senatrice ha concluso il proprio intervento, facendo riferimento ad un’ulteriore misura auspicabile, ovvero
l’inserimento del credito di imposta. Quest’ultimo consentirebbe a un imprenditore del territorio di investire in una società sportiva avendo un ritorno economico e di immagine e ciò innescherebbe un sistema virtuoso.
L’incontro si è concluso con i saluti e i ringraziamenti da parte della Presidente Mori ai relatori intervenuti e a tutti i presenti.

 

INTERVISTA ALLA SEN SBROLLINI:


Come si può favorire una sensibilizzazione alla pratica dello sport nei dirigenti scolastici e nei docenti?


Intanto si rende necessario assumere tutti i docenti di motoria e riconoscere lo sport come materia. Un altro grande tema è quello della dispersione scolastica. Purtroppo i dati sono allarmanti. La scuola è una seconda famiglia per i giovani e se non si apre rischia di non saper cogliere un elemento valoriale di crescita fondamentale.
Lo sport in costituzione potrebbe essere lo strumento giusto per garantire una visione di società a lungo termine. C’è bisogno di una grande programmazione in tal senso.
Regole, metodo, disciplina, sacrificio. Tutto ciò che insegna lo sport aiuta, poi, a condurre uno stile di vita migliore e a realizzare una condizione di benessere.


INTERVISTA AL DOTT. TUTERI


Come è possibile indirizzare i bimbi verso lo sport, laddove le famiglie abbiano scarse possibilità economiche o laddove manchi la giusta mentalità?


Il comune di Perugia da quest’anno ha dato avvio negli asili a delle attività all’aperto. Il principio del movimento sta proprio nel contatto con la realtà esterna. Solo vivendo all’aperto il bimbo può fare conoscenza dell’ambiente circostante e ricevere i primi stimoli importanti.
Sembra paradossale ma per far passare la tosse il bimbo deve muoversi. Lo sport e il movimento aumentano le capacità del sistema immunitario, pertanto queste attività vanno incentivate.


INTERVISTA GEN. IGNOZZA


Come si può trasferire nei bambini la sana competizione, senza caricarli di troppe aspettative?


Non dobbiamo impedire ai ragazzi di giocare. Il gioco finisce dove iniziano le regole, ma questo passaggio deve essere indolore e graduale e, ad un certo punto, saranno loro stessi a darsi delle regole.

 

Maria Vera Valastro - Agenzia Stampa Italia