foibe11(UNWEB) Perugia. Si è svolta questa mattina, 10 febbraio, presso il parco Vittime delle Foibe a Madonna Alta la cerimonia di deposizione di una corona d’alloro per celebrare il Giorno del Ricordo istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 con l’obiettivo di conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.

Presenti l’assessore alla cultura Leonardo Varasano, Raffaella Rinaldi del Comitato 10 Febbraio – Perugia, l’assessore regionale Morroni, la consigliera Erika Borghesi in rappresentanza della provincia di Perugia, i consiglieri comunali Lorenzo Mattioni e Roberta Ricci (Lega), Michele Nannarone e Paolo Befani (FdI) e Francesca Renda (Tppu).

Oggi – ha ricordato Varasano – celebriamo il 10 febbraio con questa cerimonia che segue quella di questa mattina, voluta dalla Questura di Perugia, per ricordare la figura di Giordano Palatucci, reggente della questura di Fiume, morto a Dachau proprio il 10 febbraio del 1945 ed ora inserito tra i Giusti.

L’assessore ha ricordato che sono trascorsi ormai quasi 20 anni dall’approvazione della legge nazionale (nel 2004) che ha istituzionalizzato questa commemorazione per ricordare le tantissime vittime delle foibe e l’esodo degli italiani.

Riprendendo le parole di Cristicchi, Varasano ha spiegato che oggi si celebra l’11° comandamento, ossia il dovere di ricordare. “Molti passi in avanti lungo questo percorso sono stati compiuti, perché sono ormai ben noti a tutti i contorni, terribili, della tragedia delle foibe e di tante vicende ad essa collegate”. L’assessore ha citato, tra le tante, la strage di Vergarolla del 18 agosto 1946, dove furono in tanti ad essere trucidati, al punto da colorare per giorni il mare del rosso del sangue. Una strage che colpì anche i bambini, la cui commemorazione, nel funerale, venne rappresentata da una bara ricolma di giocattoli.

“Dobbiamo tuttavia insistere in quest’opera rivolta al ricordo perché ancora oggi, purtroppo, permangono delle sacche di negazionismo. Ciò è sbagliato perché il solco della memoria rimane unico, essendo ogni tragedia, ogni eccidio meritevoli di essere ricordati senza distinzioni”. Varasano ha lanciato un appello perché la ricerca delle fonti e gli approfondimenti storici delle vicende proseguano, affinché nel tempo si giunga ad una memoria reciprocamente riconosciuta. Questo, infatti, è il senso della storia: andare a fondo per creare una memoria attiva che si rinnova”.

Raffaella Rinaldi, nel porre l’accento sull’importanza del Giorno del Ricordo, ha voluto ringraziare l’Amministrazione comunale per le tante iniziative che, nel tempo, hanno consentito di commemorare le vittime delle foibe: dall’intitolazione del parco alle vittime stesse all’intitolazione di una via alla memoria di Norma Cossetto.

Rinaldi ha poi ripercorso la vicenda delle foibe divisa in tre fasi storiche, l’ultima delle quali, nel 1945, particolarmente cruenta. Una vicenda tragica in cui tantissime persone sono state uccise per l’unica colpa di essere italiane. Un eccidio difficile da quantificare, per la modalità con cui è stato perpetrato, tanto che ancora oggi in quell’area affiorano resti di cadaveri.

Ma il 10 febbraio è anche il giorno del ricordo dell’esodo degli italiani dalle loro terre, costretti ad abbandonare le case per paura: un’autentica “migrazione del terrore”.

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Il programma delle iniziative per celebrare il Giorno del Ricordo proseguirà il 20 febbraio con due appuntamenti a palazzo dei Priori.

La mattina, a partire dalle 10 in sala dei Notari, è previsto l’incontro con interventi dell’assessore alla Cultura Leonardo Varasano, del presidente dell’associazione Fiumani Italiani nel mondo e vicepresidente vicario Federesuli Franco Papetti, della responsabile di Perugia del comitato 10 febbraio Raffaella Rinaldi, del presidente della società di Studi Fiumani di Roma Giovanni Stelli. Concluderà la mattinata la lettura scenica “Processo a Oscar Piskulic, il boia degli autonomisti fiumani”, docu-recital scritto e interpretato da Laura Marchig e Diego Zandel, con la partecipazione di Alessandra Baldassarri. Regia di Laura Marchig.

Nel pomeriggio, dalle 17.30, in sala della Vaccara si terrà l’incontro “Letteratura lungo il confine orientale”, con presentazione e discussione critica dei volumi “Schmarrn” di Laura Marchig, “Eredità colpevole” di Diego Zandel e “Esuli due volte” di Rosanna Turcinovich.

Saranno presenti gli autori.

Tutte le iniziative sono a cura del Comune di Perugia in collaborazione con la Società di Studi Fiumani, Comitato 10 febbraio e associazione Fiumani Italiani nel mondo.