Bottiglia plastica(UNWEB) Assisi. “Il titolare di una casa vacanze, sita nelle campagne di Assisi, affittava per alcuni giorni uno dei suoi appartamenti ad una coppia di un cittadino di origini macedoni, classe 1989 e una 30enne romena, entrambi residenti a Foligno e con numerosi e gravi precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, i quali, già a dicembre scorso avevano pensato di passare le feste di Natale e Capodanno all'interno di una struttura ricettiva di Trevi, senza però, decorsa la permanenza provvedere al dovuto pagamento.
Stesso modulo messo in atto anche qualche giorno fa proprio ad Assisi.

Trascorso il periodo di permanenza concordato, il titolare si recava alla struttura per ottenere il saldo del conto ma giunto sul posto si accorgeva che la porta principale era stata forzata, in parte sfondata, le serrature erano state divelte, l'appartamento interamente a soqquadro, i mobili spostati e i muri sporcati con impronte di scarpe. Inoltre il divano risultava danneggiato in più parti da bruciature di sigaretta ed era stato spaccato il monitor di una televisione.

I danni procurati ammontavano a circa 3000 euro e la coppia aveva ovviamente fatto perdere le proprie tracce.
Sul ripiano della cucina inoltre l'uomo aveva trovato tracce di polvere bianca, un narghilè e dei coperchi in acciaio, smontati dai termosifoni, per sciogliere presumibilmente della sostanza stupefacente.

La Squadra Volante del Commissariato di Polizia di Assisi, giunta sul posto, procedeva immediatamente a raccogliere la denuncia del titolare per ricostruire l'esatta dinamica dell'evento.
Grazie agli accertamenti, si riusciva a rintracciare la coppia, la quale, aveva semplicemente cambiato alloggio, dimorando in un'altra struttura ricettiva questa volta di Cannara.
Gli agenti raggiungevano quindi i due nella nuova casa vacanza e, in ragione dei loro precedenti, procedevano ad eseguire una perquisizione all'interno dell'appartamento da loro occupato.
In prossimità della porta d'ingresso rinvenivano un altro narghilè artigianale ricavato da una bottiglietta in plastica, con l'involucro di una penna inserito attraverso un foro praticato nella plastica e ricoperto con della carta stagnola, manufatto tipicamente realizzato per il consumo di sostanza stupefacente.
Inoltre sempre sul ripiano della cucina trovavano una modica quantità di sostanza stupefacente che il successivo narco test eseguito dalla Polizia Scientifica avrebbe dato esito positivo per la cocaina che la stessa 30enne aveva confessato di aver acquistato per uso personale.
La donna, per tale motivo, sarebbe stata segnalata alla locale Prefettura ai sensi dell'art 75 DPR 309/90, come assuntore abituale di sostanza stupefacente.
La coppia veniva Deferita all'Autorità Giudiziaria per il reato di insolvenza fraudolenta e danneggiamento, nonché sanzionata ex art 4 comma 1 del D.L. 19/2020 essendo fuori dal comune di residenza senza giustificato motivo, violando le prescrizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico da Covid19.
Nei loro confronti veniva avviata infine anche la procedura per l'emissione del provvedimento del Questore di divieto di ritorno nel Comune di Assisi.”
Così, in una nota, la Questura di Perugia.