polizia 640x405(UNWEB) Foligno. “Nel pomeriggio del 27 agosto gli Agenti del Commissariato di Foligno hanno arrestato un 22enne italiano, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Gli accertamenti investigativi realizzati nei confronti del giovane hanno infatti permesso di ricostruire mesi di denigrazioni, di minacce e violenze fisiche realizzate dal 22enne ai danni della madre.


La conflittualità del giovane nei confronti della donna è apparsa radicata negli anni, ma negli ultimi mesi il 22enne aveva decisamente accentuato la propria aggressività, non risparmiandole offese di ogni genere e – sempre più frequentemente – minacce di morte.
Inoltre, dalla documentazione medica acquisita dai poliziotti, sono emersi gravi episodi di violenza fisica, con la donna che ha dovuto subire - in più occasioni - schiaffi e pugni al volto, prese al collo accompagnate da minacce di morte e percosse in ogni parte del corpo.
Tanta era divenuta la paura della donna nei confronti del figlio che, da settimane, aveva preferito lasciare l'abitazione e trasferirsi in altro luogo a lui ignoto, nel timore che, altrimenti, si sarebbe potuto verificare qualcosa di irreparabile.
L'assoluta gravità della situazione ha indotto gli investigatori del Commissariato, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, a sviluppare, con estrema rapidità, tutti gli accertamenti necessari a circostanziare e comprovare i vari episodi di violenza fisica e psicologica.
A quel punto, previa richiesta della Procura, il G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere, al fine di contenere la spiccata pericolosità sociale del 22enne e mettere in sicurezza la madre.
Infine, nel pomeriggio del 27 agosto, gli Agenti lo hanno rintracciato e lo hanno tratto in arresto in esecuzione della suddetta misura cautelare.
Subito dopo, il giovane è stato associato presso la casa circondariale di Spoleto.”
Così, in una nota, la Questura di Perugia.