Foligno 81(UNWEB) Foligno. “La notte di Pasqua, gli agenti della Polizia di Stato dei Commissariati di Foligno e Spoleto congiuntamente a personale dell'Arma dei Carabinieri, sono intervenuti a Foligno, in località Sostino, pianoro montano, al cui indirizzo era stata segnalata una carovana di auto per dare avvio, presumibilmente, ad un rave party.


Considerata la fondatezza dell'informazione, contestualmente suffragata anche da numerose e solerti segnalazioni di cittadini pervenute sul numero di emergenza, gli uomini della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri hanno tempestivamente predisposto un mirato servizio di controllo e blocco delle vie principali di accesso alla località, al fine di impedire l'arrivo di possibili ulteriori partecipanti.
Le Forze dell'Ordine hanno presidiato le vie di accesso principali e predisposto una vigilanza a quelle secondarie. L'intero dispositivo è stato coordinato da un funzionario della Questura di Perugia. Gli operatori, giunti sul luogo dell'evento, hanno rilevato la presenza di numerose autovetture, furgoni e 50/60 persone circa, facenti inequivocabilmente parte del c.d. "popolo del rave" che già avevano provveduto ad installare consolle e relativi sistemi di amplificazione sonora per dare avvio alla manifestazione non autorizzata.
La fondamentale attività di interlocuzione posta immediatamente in essere dal personale, ha permesso lo sgombero dei presenti, previo smontaggio di tutte le attrezzature installate, senza turbative all'ordine e alla sicurezza pubblica.
Al termine delle operazioni, i partecipanti sono stati allontanati dall'area.
Il tempestivo raccordo informativo e l'immediato intervento sul posto delle Forze dell'Ordine ha indubbiamente scongiurato la realizzazione dell'evento non autorizzato, prevenendo eventuali pericoli per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Al fine di prevenire che altri eventi non preavvisati possano essere organizzati durante il ponte pasquale, la Questura ha ulteriormente intensificato tutti i servizi di vigilanza nella provincia.”

Così, in una nota, la Questura di Perugia.