CittàdiCastello 79La Polizia di Stato scopre che una 23enne era destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minori di l'Aquila

(UNWEB) Città di Castello. "Erano state notate da alcuni cittadini mentre, con fare sospetto, si aggiravano tra i palazzi di via Abetone, a Città di Castello, dove nell'ultimo periodo erano stati segnalati alcuni furti in abitazione. Allarmati, avevano subito chiesto aiuto alla Polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello riferendo della presenza delle due ragazze.

Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato le due giovani – poi identificate come cittadine straniere, rispettivamente classe 1999 e 1997 – che, alla vista dei poliziotti, hanno cercato di eludere il controllo dapprima tentando di occultare la loro presenza in alcuni spazi dell'edificio e, successivamente, entrando velocemente all'interno di un palazzo e prendendo l'ascensore.

All'uscita, però, gli operatori erano lì ad attenderle. Sentite in merito alla loro presenza all'interno dello stabile, le due ragazze non sono state in grado di fornire una motivazione plausibile. Dagli accertamenti dei poliziotti è emerso che erano gravate da numerosi precedenti di polizia per furto in abitazione. Per questo motivo sono state accompagnate presso gli uffici del Commissariato di Città di Castello per una compiuta identificazione e per gli approfondimenti del caso.

Dalle verifiche è emerso che a carico della 23enne vi era una revoca del decreto di sospensione dell'ordine di esecuzione per la carcerazione e il ripristino dell'ordine medesimo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di L'Aquila – Ufficio Esecuzioni Penali, con una pena da espiare di 7 mesi, 25 giorni e una multa da 540 euro.

Al termine delle attività di rito, i poliziotti hanno accompagnato la ragazza presso l'Istituto Penale Minorile di Pontetremoli (MS)." 

Così, in una nota, la Questura di Perugia